Perché il Lazio non rischia, per ora, il passaggio in zona gialla Covid
Lo dicono i numeri: per il momento il Lazio non rischia il passaggio in zona gialla. I tassi di occupazione dei posti letto ordinari e in terapia intensiva sono ancora lontani dalle soglie critiche fissate dall'ultimo decreto legge che ha aggiornato le regole per le ‘colorazioni' delle Regioni. Il parametro più importante in tal senso è legato alla percentuale dei ricoveri: zona gialla automatica in caso venga raggiunta la soglia del 15 per cento di posti letto occupati nei reparti ordinari o del 10 per cento nei reparti di terapia intensiva. Attualmente le Regioni che rischiano di più sono Sardegna, Sicilia e il Lazio, per l'appunto.
Terapie intensive ancora lontane da soglia critica
La Regione Lazio, dati Agenas, ha attivato 943 posti letto di terapia intensiva e attualmente (numeri aggiornati a ieri, 2 agosto) ne sono occupati 48, cioè il 5,09 per cento. Per quanto riguarda i reparti ordinari, i posti letto sono 6.421 e 321 sono quelli occupati, cioè il 4,99 per cento. Tradotta in numeri, la soglia del 10 per cento delle terapie intensive verrà raggiunta a quota 94. Secondo Agenas, tuttavia, la Regione Lazio può attivare altri 193 posti, che significherebbe alzare la soglia a quota 113. Per i reparti ordinari, il 15 per cento verrà raggiunto con 963 ricoveri. Nell'ultima settimana le terapie intensive sono aumentate di 13 unità e questo significa che a tale ritmo il 10 per cento di occupazione verrà raggiunto fra 3 settimane e mezzo. Il passaggio in zona gialla, quindi, non dovrebbe avvenire prima di lunedì 30 agosto. Nei prossimi sette giorni, tra l'altro, secondo le proiezioni Agenas, è previsto un aumento dei pazienti ricoverati, ma l'incremento non sarà preoccupante (come mostra il grafico).
Perché il Lazio non rischia la zona gialla
Nei reparti ordinari sono stati ricoverati nell'ultima settimana 81 pazienti Covid. Con questo ritmo, quindi, occorreranno circa otto settimane per raggiungere la soglia del 15 per cento. Da una parte, tuttavia, un eventuale aumento dei contagi probabilmente causerà anche un aumento più consistente dei ricoveri. Dall'altra parte, però, entro fine agosto è probabile che il Lazio raggiungerà una quota di popolazione vaccinata vicina all'85 per cento e questo potrebbe rallentare la circolazione del virus. Dopo una crescita importante dei contagi nelle ultime settimane, tra l'altro, negli ultimi giorni il numero dei casi giornalieri sembra essersi stabilizzato, anche se, osserva la Regione Lazio: "Assistiamo a una riduzione dei casi positivi, ma il dato va preso con cautela e soprattutto bisogna verificare una stabilizzazione dell’incidenza nei prossimi giorni".
Cosa cambia tra zona gialla e zona bianca
La differenza più importante tra zona gialla e zona bianca riguarda le mascherine: in zona gialla è obbligatorio indossarle anche all'aperto. Un'altra differenza riguarda bar e ristoranti: in zona bianca non c'è limite per il numero di persone al tavolo all'aperto, mentre al chiuso il limite è fissato a sei. In zona gialla il limite scende a quattro, sia al chiuso che all'aperto.