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Perché il Lazio è area gialla e non area rossa: cosa cambia con il nuovo Dpcm

Il Dpcm del 4 novembre ha individuato il Lazio, con i suoi attuali 52.841 positivi al coronavirus come area gialla, ossia una delle regioni in cui in base ai dati sull’andamento dell’epidemia, saranno inserite restrizioni più lievi. Tra le nuove misure coprifuoco alle 22, centri commerciali chiusi il weekend.
A cura di Natascia Grbic
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Il Lazio è area gialla, come stabilito dal nuovo Dpcm del 4 novembre, firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Nuove restrizioni sul territorio nazionale a causa della pandemia da coronavirus, che entreranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre. I provvedimenti non sono gli stessi in tutte le regioni, ma cambiano a seconda del coefficiente di rischio raggiunto dal territorio, con tre aree di colore diverso (rossa, arancione e gialla). La permanenza nella fascia sarà di almeno quattordici giorni. "Riteniamo necessario assumere una decisione che contempli nuovi interventi restrittivi modulati sulla base del livello di rischio concretamente rilevato sui territorio – ha dichiarato Conte – Sulla base dei criteri scientifici, oggettivi, sarà necessario introdurre un regime differenziato basato su diversi scenari regionali". "La priorità – spiega il presidente del Consiglio – è la tutela della vita umana e della salute".

Lazio è area gialla

Il Lazio, con 52.841 attuali positivi, al momento è stata definita area gialla, ossia tra le tre quella con regole meno rigide rispetto alle altre, ma comunque con ulteriori restrizioni in vista se paragonata al decreto dello scorso 24 ottobre. Nel Lazio, come nelle altre regioni gialle d'Italia all'interno delle quali sono concessi gli spostamenti, il coprifuoco è fissato alle ore 22, anticipato rispetto a quello delle ore 24, e nessun lockdown. Per quanto riguarda la didattica, sarà in presenza fino alla terza media, mentre i centri commerciali resteranno chiusi sabato e domenica. Il trasporto pubblico vede la riduzione della capienza per il trasporto dei passeggeri. Chiudono anche i musei, dopo cinema e teatri. Restano invece aperti in tutte e tre le aree parrucchieri ed estetiste.

Le misure per tutto il territorio nazionale

Con il nuovo Dpcm torna la didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie superiori. Chiusi musei e sospese le mostre, anche nei territori con un rischio limitato. Una misura anticipata nei giorni scorsi dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. Chiusi anche i centri commerciali nel fine settimana, mentre saranno limitati gli spostamenti tra regioni. Su tutto il territorio nazionale è stato imposto il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del giorno seguente.

Il Lazio verso lo scenario 4 della pandemia

"Si va verso uno scenario di tipo 4 – ha spiegato Conte nel corso della conferenza stampa – Undici regioni sono a rischio alto o elevato con diffusione non controllata del virus. Preoccupa l'Rt nazionale a 1,70. In alcune regioni il dato risulta superiore alla media nazionale. 15 regioni possono superare nel prossimo mese la soglia critica di occupazione dei reparti medici e di terapia intensiva. Questo quadro non tiene conto delle misure introdotte col nuovo Dpcm e del loro impatto sulla curva di crescita. Questi effetti possono essere constatati entro 14 giorni successivi all'introduzione delle misure stesse".

QUI le limitazioni nelle zone gialle

QUI le limitazioni nelle zone arancioni

QUI quelle nelle zone rosse che vanno in lockdown

QUI la lista delle attività/negozi che resteranno aperti nelle aree rosse

QUI la decisione per barbieri e parrucchieri

QUI la decisione per le librerie

QUI il testo integrale del Dpcm

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