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Perché Grottaferrata è il paese più ricco del Lazio: “È come vivere in un giardino a pochi passi da Roma”

Il comune di Grottaferrata è primo nella classifica dei cittadini più ricchi del Lazio. Il sindaco Mirko Di Bernardo a Fanpage.it: “Ricerchiamo la progettualità di quartiere”.
A cura di Rosario Federico
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Il Borgo della Cartiera Pontificia di Grottaferrata (Foto Maps Grottaferrata)
Il Borgo della Cartiera Pontificia di Grottaferrata (Foto Maps Grottaferrata)

Grottaferrata è il comune dei Castelli Romani dove vivono i cittadini più ricchi del Lazio. La località ha superato in classifica anche la città di Roma con i suoi 29.724 euro di reddito medio pro-capite. Questo è il dato che emerge dal report nazionale sulle dichiarazioni dei redditi nel 2023, basate sull'anno di imposta del 2022 e pubblicato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Fanpage.it ha intervistato il sindaco del comune di Grottaferrata, Mirko Di Bernardo. Gli abbiamo chiesto i segreti del primato della località turistica dalla qualità della vita, alle iniziative culturali e sociali promosse per diventare il comune più abbiente d'Italia, ma soprattutto il ruolo cardine dell'istruzione in questo primato, visto anche il nono posto di Grottaferrata tra i comuni più istruiti d'Italia secondo la classifica stilata dal Sole 24 Ore.

Quali sono i segreti di questo successo? 

Solo il 34% della popolazione residente a Grottaferrata ha un titolo uguale o inferiore alla terza media e storicamente abbiamo sempre avuto un reddito procapite alto. Il comune è tra le città italiane nelle quali la povertà educativa è ai livelli più bassi.

La nostra è una città da vivere come un giardino, bella, in ordine, tenuta bene anche e soprattutto per i turisti che vogliono visitare il nostro borgo o i Castelli Romani. L'impegno per la nostra città è tanto. Credo sia importante non guardare solo il Prodotto Interno Lordo ma anche le condizioni sulla qualità della vita. Importante per noi trasformare tutte le attività che intervengono sul nostro comune in qualità della vita per i nostri cittadini.

Quali sono le prospettive future per il cittadino di Grottaferrata? 

Vogliamo produrre la felicità pubblica, non aspettare che passi del tempo senza arrivare a nulla di concreto. Ricerchiamo sempre la progettualità di quartiere, la condivisione e la partecipazione. Tutti i residenti del borgo devono essere al centro dell'attenzione.

Grottaferrata è conosciuta anche per il turismo religioso, quanto sarà importante il Giubileo per voi?

Le celebrazioni del Millenario dell'Abbazia di San Nilo andranno di pari passo con l'inizio del Giubileo a Roma, anche per questo attendiamo molti turisti dal periodo natalizio in poi. L'Abbazia tra poco compierà mille anni dalla sua consacrazione, avvenuta il 17 dicembre 1024. Importante per noi è anche valorizzare la Catacomba ad Decimum, una necropoli che porta interesse turistico perché si è conservata intatta per quasi quindici secoli e per le iscrizioni in greco e latino conservate nel loro stato originario.

Il suo borgo può essere considerata come una via di fuga dal caos della città di Roma? 

Tanti cittadini di Roma hanno casa qui da noi e ovviamente questa cosa incide all'interno dei valori che hanno portato al primato e al sorpasso sulla stessa città metropolitana di Roma. Tante sono le attività incentrate sul benessere e sul ben vivere.

Tante le iniziative anche per le donne vittime di violenza… 

Siamo il primo borgo dei Castelli Romani ad avere una casa di semi  autonomia rivolta alle donne vittime di violenza e per i loro figli. La nostra struttura di ospitalità può ospitare fino a 5 persone ed è stata inaugurata nel mese di novembre dell'anno scorso. Abbiamo deciso di intitolarla a Giulia Cecchettin in sua memoria. Le case per la semi autonomia rientrano in una fase che precede il reintegro nella società, in un percorso di riconquista della propria autonomia e indipendenza sia a livello psicologico che economico. Da non confondere con le case di rifugio che fornisce un alloggio a chi è vittima in quel momento di violenza.

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