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Perché è giusto far pagare 2,5 euro solo ai turisti per il biglietto del bus a Roma: l’idea della Cgil

I sindacati si dicono favorevoli ad aumentare il costo del biglietto Atac per metro e bus a Roma, ma soltanto per i turisti e per chi non vive quotidianamente la città. “Ma non si può certo chiedere ai romani, che già hanno pazientato per un anno sulla mobilità e sui cantieri, di avere anche la beffa di un aumento. Se fosse così, da parte nostra ci sarebbe una reazione molto dura”, ha dichiarato a Fanpage.it il segretario della Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola.
A cura di Enrico Tata
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Il costo del biglietto Atac potrebbe aumentare a 2,5 euro, ma solo per i turisti. Questa è la proposta dei sindacati, che ieri hanno incontrato l'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, e quello regionale, Fabrizio Ghera, proprio per discutere del possibile (ormai probabile) ritocco del costo dei tagliandi a partire da gennaio 2025. Negli ultimi giorni lo stesso sindaco Gualteri ha parlato della possibilità di aumentare a 2 euro il costo del biglietto.

Biglietti di metro e bus a 2 euro per tutti: l'idea del Comune di Roma

Secondo Natale Di Cola, segretario Cgil Roma e Lazio, il Comune di Roma ha evidenziato che mancano almeno 22 milioni di euro all'appello per poter far fronte al contratto di servizio e per questo motivo ha proposto di aumentare il costo del biglietto. La Regione Lazio si è detta disponibile a coprire il buco con almeno 10 milioni di euro per risolvere parzialmente il problema. L'amministrazione capitolina ha portato al tavolo la proposta di aumentare, per tutti, il costo del biglietto Atac, che passerebbe in questo modo da 1,5 euro a 2 euro. Il costo degli abbonamenti annuali e mensili, invece, potrebbe diminuire e rimarrebbe anche la possibilità di un abbonamento a prezzo scontato per gli studenti.

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha proposto di valutare un aumento del costo del biglietto in base all'ISEE delle famiglie romane. Chi ha un reddito più alto, quindi, pagherebbe di più per l'acquisto di un tagliando.

Biglietto a 2,5 euro, ma solo per i turisti: la proposta della Cgil

"Noi abbiamo ribadito che, ovemai mancassero ancora soldi e l'aumento del costo del biglietto si rendesse inevitabile, la nuova tariffa non può ricadere sulle spalle dei romani, che già hanno vissuto un anno orribile con cantieri e problemi legati proprio al trasporto pubblico. Se proprio è necessario aumentare il prezzo dei tagliandi, si aumenti a chi non è residente, a chi non lavora a Roma e a chi non vive nella Capitale. Per quanto riguarda i turisti e  per chi vive saltuariamente la città, e cioè non contribuisce con le tasse al sostentamento della città, non vedo niente di male a pagare qualcosa in più per l'utilizzo dei mezzi pubblici. Del resto funziona così in tutto il mondo. Questa è la nostra proposta. Anche perché con il Giubileo alle porte potrebbe essere un'occasione utile per rilanciare la città, invece di penalizzare i romani che già vivono in una situazione di difficoltà", ha spiegato Di Cola a Fanpage.it.

Stando a quanto apprendiamo, il Comune di Roma si è riservato di riflettere in merito alla proposta lanciata dai sindacati nel corso dell'incontro. "Abbiamo detto che l'aumento per i turisti potrebbe essere fino a 2,5 euro per un singolo biglietto. Questo perché il Comune parla di 2 euro e secondo le stime almeno la metà dei biglietti Metrebus da 100 minuti sono utilizzati da persone che non sono residenti e che non vivono a Roma. Quindi, basterebbe passare da 50 centesimi di aumento a 1 euro per incassare gli stessi soldi. E con questi ricavi si potrebbe potenziare il servizio e migliorarne la qualità", ha spiegato ancora il segretario della Cgil romana al nostro giornale.

Cgil: "Aumenti non penalizzino romani, se fosse così reazione dura"

"Dobbiamo essere realisti – sostiene Di Cola – A Roma il biglietto per i mezzi non è il più alto al mondo e un aumento per determinate fasce non ci scandalizza. Con questi soldi, infatti, si libererebbero risorse per aiutare le fasce più deboli. Insistere perché la Regione trovi tutti i fondi richiesti è poco realistico, dal momento i conti e le difficoltà della Regione le conosciamo. L'idea che ci sia una differenziazione nel costo dei biglietti, a nostro avviso, sarebbe anche capita e condivisa dai romani. Perché vedrebbero che finalmente si privilegia chi vive in città, cioè chi vive a Roma, chi lavora a Roma e anche chi studia a Roma. Insomma, chi vive la città tutti i giorni e non saltuariamente".

Per il Giubileo – è il parere della Cgil – non ci sono abbastanza risorse da parte del governo e quindi, spiega Di Cola, "la nostra paura è che potremmo trovarci con un buco anche per quanto riguarda il trasporto pubblico. E quindi, ribadisco, un aumento del costo del biglietto per i turisti può avere senso. Ma non si può certo chiedere ai romani, che già hanno pazientato per un anno sulla mobilità e sui cantieri, di avere anche la beffa di un aumento. Se fosse così, da parte nostra ci sarebbe una reazione molto dura". 

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