Perché è così straordinario il dipinto su muro di Caravaggio nella villa Ludovisi e quanto vale
L'asta per l'acquisto del Casino dell'Aurora, ciò che resta della stupenda villa Ludovisi, è andata deserta. Nessuno ha presentato un'offerta per l'acquisto dello splendido villino romano, forse perché il prezzo, 471 milioni di euro, è stato giudicato troppo alto anche per i signori più ricchi del pianeta, come del resto ha suggerito Vittorio Sgarbi a Fanpage.it. Perché la villa ha un costo così alto? Qual è l'importanza artistica dei capolavori in essa conservati? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Zuccari, professore ordinario di storia dell'arte moderna all'università di Roma La Sapienza, che ha curato per il tribunale di Roma la perizia sul valore della villa.
L'unico dipinto su muro di Caravaggio
Innanzitutto, spiega l'esperto, l'opera più importante è il dipinto a muro di Caravaggio realizzato sul soffitto del Camerino di Giove, Nettuno e Plutone, detto anche Camerino Alchemico: "Attenzione, si tratta di un dipinto a muro e non di un affresco. L'affresco si realizza facendo imprimere il colore nell'intonaco fresco. Il Caravaggio ha invece realizzato un dipinto ad olio su muro. Egli prediligeva la tecnica ad olio perché consente effetti e trasparenze che con la pittura ad affresco non si riesce ad ottenere". L'altra particolarità dell'opera è questa: si tratta dell'unico dipinto murale realizzato da Caravaggio nella sua carriera, o comunque l'unico su cui c'è certezza che sia stato effettivamente dipinto dal grande pittore italiano. Quest'opera, spiega il professore Zuccari, "ha un valore inestimabile, non esiste un paragone. Quanto può valere un dipinto di Caravaggio su muro, l'unico al mondo? Il primo termine di paragone, non avendo confronti possibili, sono state le valutazioni che si fanno per il prestito di opere d'arte e una tela di Caravaggio per le assicurazioni viene quotata 200 milioni di euro. Se un quadro viene valutato 200 milioni di euro e magari è anche più piccolo, l'unico dipinto murale dell'artista può valere di meno?". Per questi motivi il dipinto è stato valutato non meno di 310 milioni di euro.
I capolavori del Guercino
Ma il casino Ludovisi ospita anche un altro capolavoro, quello di Guercino: l'Aurora. "Anche questa opera non è un affresco, come si penserebbe, ma è stata invece realizzata con tecnica mista, a fresco e a secco". Guercino, spiega Zuccari, l'ha dipinta nel periodo d'oro della sua fase giovanile, quando è arrivato a Roma per volontà della famiglia di Papa Gregorio XV Ludovisi. La famiglia Ludovisi gli ha chiesto di realizzare questo affresco dell'Aurora, che tra l'altro non è l'unica opera di Guercino che si trova all'interno della villa. "Il cardinale Ludovisi sceglie l'artista prediletto, che in quel momento è davvero all'apice della sua carriera: non solo ha l'eredità della scuola bolognese, ma quel blu straordinario di Guercino guarda molto ai veneziani e poi guarda al Caravaggio. Classicismo, cromatismo veneto, mitologia e realismo, non posso dire caravaggesco in senso stretto, ma che guarda alla verità naturale che il Caravaggio aveva prepotentemente affermato". Insomma, un altro capolavoro.
Nella sala dei Paesaggi, inoltre, ci sono anche opere del Domenichino: "In questa sala, che si trova accanto alla sala dell'Aurora, lei vedrà quella pittura a macchia che finge una ripresa dall'esterno del casino Ludovisi, con queste figurette che giocano perché ci sono questi schizzi d'acqua che partono dal terreno. Lei vedrà che è un altro capolavoro, di proporzioni più piccole, ma di estrema qualità".
Perché il Casino dell'Aurora è finito all'asta
Paradossalmente, spiega ancora il professore, l'architettura dell'edificio vale molto meno dei capolavori che contiene, cioè circa 50 milioni di euro. "Io non ho fatto una perizia per un'asta, ma una perizia per il tribunale che aveva bisogno di affrontare un contenzioso giuridico riguardo agli eredi. La giudice non mi ha detto di valutare la villa per un'asta, perché l'iter giuridico era ancora all'inizio. La perizia è stata fatta semplicemente per attribuire un valore generale e ha richiesto nove mesi di lavoro effettivo, con verifiche in loco. Con la scala sono salito a misurare i busti che erano posti in alto, a osservare il soffitto di Guercino da vicino, a verificare se i nasi dei busti fossero finti oppure originali, se le sculture fossero romane o seicentesche. Ho fatto questo per amore dell'arte e per senso civico, senza avere neanche, per ora, un rimborso spese. Sono stati fatti tutti i rilievi delle sale e delle altezze e sono state misurate le superfici pittoriche, uno dei parametri per determinare il valore di un'opera. Se va all'asta un'opera di Rubens, di Van Gogh, di Guido Reni, anche la dimensione conta per il prezzo".
In merito all'asta, secondo Zuccari il Casino Ludovisi "non si svende. Si sarebbe svenduto se la valutazione fosse stata molto bassa. Se io avessi fatto una valutazione bassa, sono sicuro che ci sarebbe stata un'identica polemica sul ‘Caravaggio svenduto'. È stato fatto tanto chiasso anche per un altro motivo: lo Stato deve acquistare la villa. Ma lo Stato, oltre ad acquistare, dovrebbe restaurare l'edificio ed è stata fatta una stima di 11 milioni di lavoro per mettere in sicurezza la struttura. Lo Stato ha 200 milioni più i soldi per il restauro da spendere sull'unghia? Me lo auguro. La cosa importante è che chiunque comprerà il Casino dell'Aurora dovrà conservarlo, restaurarlo e renderlo accessibile, dato che è un bene vincolato. Lo Stato deve pretendere che l'edificio sia ben tenuto e visitabile, non possiamo aspettarci che lo Stato acquisisca tutti i beni artistici d'Italia".