"Ringrazio la prefettura e le forze dell'ordine per le operazioni di sgombero di oggi. A Roma le occupazioni non sono tollerate. Torna la legalità". Con un tweet la sindaca di Roma Virginia Raggi festeggia lo sgombero della sede di Forza Nuova in via Taranto e lo sgombero del Nuovo Cinema Palazzo a San Lorenzo. Un doppio intervento di forza che sembra costruito proprio per legittimare l'intervento nello spazio sociale e culturale di piazza dei Sanniti, uno sgombero bipartisan che mette sullo stesso piano i neofascisti di Forza Nuova e chi ha occupato uno spazio facendolo attraversa da decine di migliaia di persone salvandolo dal diventare una sala bingo con slot annesse.
L'applicazione cieca della legalità oggi riconsegna il Cinema Palazzo al vuoto o forse a una funzione addirittura pericolosa per un contesto come quello di San Lorenzo, dove tutto serve forse al territorio tranne che una sala bingo dove gli interessi criminali e speculativi sono così forti. Il Cinema Palazzo in questi mesi di pandemia è stato uno dei luoghi pulsanti della solidarietà, qui si è organizzata la spesa a domicilio e i servizi di solidarietà per i più fragili, le distribuzioni di beni alimentari. Chiuso il palco dove sono passati migliaia di artisti di ogni calibro il Cinema Palazzo si è trasformato naturalmente in hub della solidarietà, contribuendo a sostenere i più fragili nel momento più difficile del lockdown e ancora oggi, proprio mentre il comune accumulava ritardi nella consegna dei buoni spesa e del sostengo all'affitto.
Mascherandosi dietro la foglia di fico del ripristino della legalità bipartisan, via i fascisti e via quelli di sinistra, Virginia Raggi ancora una volta abdica alla prerogativa di governare la città, di trovare soluzioni ai problemi, di imboccare vie innovative. La politica ammutolisce di fronte a una sentenza di un giudice, dimenticando come invece grazie agli strumenti che gli sono propri delle soluzioni che scongiurassero l'arrivo della celere potevano essere trovate. Ma così non è stato e la promessa di dialogo è rimasta lettera morta.
Quando Virginia Raggi sedeva in assemblea con gli occupanti del Cinema Palazzo
Evidentemente Virginia Raggi si è scordata di quando, in campagna elettorale, si sedeva tra gli occupanti e gli attivisti dei centri sociali e degli spazi culturali di tutta Roma riconoscendone il valore e promettendo di valorizzare la ricchezza di questi luoghi per la città mettendo al primo posto il "dialogo". Quasi cinque anni di amministrazione Raggi hanno dimostrato invece tutto il contrario, tra sgomberi e atti amministrativi che hanno messo a dura prova la sopravvivenza di queste esperienze.