Per il 25 aprile a Roma c’è Cibo: l’artista che copre simboli fascisti e nazisti con frutta e verdura
Cibo è arrivato ieri nella capitale su invito della Cgil e, guidati dai ragazzi e dalle ragazze della Rete degli Studenti Medi, ha attraversato la città trasformando scritte e simboli fascisti e nazisti in ortaggi e frutti. Armato solo di vernice spray lo street artist ha tolto dai muri delle città simboli di odio e razzismo.
Oggi l'operazione di "decoro urbano antifascista" andrà avanti anche al corteo che arriverà a Porta San Paolo. Cibo, nome d'arte di Pier Paolo Spinazzè, è uno street artist che ha deciso di dedicarela sua arte pantagruelica e solare a coprire dai muri simboli di un passato che non deve tornare. Cibo è nato e vive in provincia di Verona e qui, non sopportando la vista di celtiche, svastiche e altra chincaglieria e slogan neofascisti e neonazisti sui muri, ha deciso di coprirli alla sua maniera.
Cibo: "Più mi odiano e minacciano più io copro"
Certo, la sua arte non piace a tutti, ma ha deciso di non farci troppo caso: "Molte persone mi odiano per quello che faccio. Sono pieno di haters e di personaggi che mi minacciano, ma non ci bado. Ho fatto del loro odio la mia forma d'arte. Più odiano e più io copro quell'odio con dell'ottimo cibo che racconta la storia della nostra terra". Questo il racconto di Cibo quando Fanpage.it lo haintervistato per raccontare la sua arte.