Per alimentare loro sfarzose ville abusive i Casamonica rubavano 60.000 euro di elettricità l’anno
I Casamonica per le loro enormi ville al Quadraro, tra abusi e cancelli blindati con telecamere, non pagavano neanche l'elettricità. È quanto emerge dall'inchiesta legata allo sgombero e all'abbattimento delle abitazioni abusive nel novembre 2018. Ora il pubblico ministero Vincenzo Barba ha chiuso le indagini che riguardano undici appartenenti al clan sinti per furto di energia elettrica: un conto stratosferico di 60.000 euro sottratti in un solo anno grazie ad allacci abusivi al più vicino contatore ripetutamente scassinato.
La vicenda è riportata oggi da Giuseppe Scarpa sulle pagine romane del quotidiano la Repubblica. Ad esempio Luciano Casamonia e la moglie Annunziata Spada avrebbero rubato per la loro villetta 10.800 euro di elettricità. Un furto sistematico di corrente terminato solo con lo sgombero e l'abbattimento, quando gli allacci illegali sono stati scoperti. C'è poi il caso di Armano Casamonica e Libera Sarachiella, che avrebbero rubato corrente per 50mila chilowattora, circa 10.400 euro in un anno.
A quattro anni dallo sgombero delle ville ora per gli appartenenti al clan arriva un altro capo d'imputazione e un nuovo processo. Tanta l'arroganza e la sicumera di aver costruito negli anni un fortino, un porto franco dove le regole non valevano, che per alimentare le loro ville piene di stucchi d'oro e costosi arredamenti kitsch, pretendevano di non pagare la corrente rubando anche quella mentre ostentavano Rolex da decine di migliaia di euro e macchine sportive, con la sicurezza che nessuno gli avrebbe detto mai nulla perché "noi siamo i Casamonica e devi avere paura". Ora invece dovranno pagare anche la corrente.