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“Pensati morta”: perseguita l’ex collega e minaccia di ucciderla, arrestato 31enne

Prima l’invio di un mazzo di fiori, poi la registrazione a suo nome su siti pornografici e l’acquisto online di un anello prezioso con le sue credenziali. “La tua fine è vicina”: lo sconosciuto era un ex collega, arrestato dalla Polizia Postale.
A cura di Natascia Grbic
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"La tua fine è vicina", "Pensati morta". Questi alcuni dei messaggi che una donna di trentuno anni si è vista recapitare nelle scorse settimane da uno sconosciuto. Non un episodio isolato, ma una vera e propria persecuzione, che andava dalle minacce via mail a finte registrazioni con le foto della donna su siti pornografici o di incontro a sfondo sessuale. L'uomo è stato arrestato in differita – possibilità prevista dal codice rosso – dagli agenti della Polizia Postale, ai quali la donna si era rivolta, denunciando i fatti. Si è scoperto che si trattava di un suo ex collega di lavoro, con precedenti penali per violenza e condannato per detenzione abusiva di armi. Un soggetto molto pericoloso per il quale è stato immediatamente disposto l'arresto. Ma scoprire la sua identità non è stato semplice.

Tutto è cominciato quando la donna si è vista recapitare a casa un mazzo di fiori. Inizialmente non si era spaventata, ma poco dopo le è arrivato sulla mail aziendale un messaggio anonimo con una suo foto Instagram. Poi sono cominciati i tentativi di acquisto online a suo nome, oltre alla registrazione su siti pornografici e di incontri sessuali, sempre con la sua identità. Alla fine di novembre sono arrivare due mail da un indirizzo apparentemente riconducibile alla vittima, con il suo nome e cognome ma registrate su un dominio estero: "La tua fine è vicina" e "Pensati morta". L'ansia e la paura erano diventate talmente forti che la ragazza ha avuto bisogno di un sostegno psicologico per affrontare questo periodo.

Nonostante le denunce della donna, la Polizia Postale inizialmente non è riuscita a identificare lo stalker, che riusciva a cancellare ogni sua traccia online. Fino al 28 dicembre, quando ha fatto arrivare a casa della vittima un anello di grande valore con oro e brillanti: gli agenti lo hanno trovato in questo modo e hanno scoperto che si trattava di un 31enne ex collega della vittima, con precedenti per violenza e una condanna per detenzione abusiva di armi.

Data la pericolosità dell'uomo è stata disposta immediatamente la perquisizione della sua abitazione, trovando nel telefono le prove dell'acquisto dell'anello e le minacce fatte alla ragazza. Il 31enne è stato così arrestato in flagranza differita e portato in carcere.

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