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Paura al minimarket: minaccia il proprietario con un coltello e ruba l’incasso: incastrato dal tatuaggio

Ha fatto irruzione in un minimarket del quartiere Ostiense armato di coltello, ha minacciato il proprietario e si è fatto consegnare l’incasso: incastrato da un tatuaggio sulla mano.
A cura di Beatrice Tominic
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Ha fatto irruzione in un minimarket armato di coltello, l'ha brandito davanti al proprietario e lo ha costretto a consegnargli tutti i soldi dell'incasso. I fatti sono avvenuti qualche sera fa in zona Ostiense. Sul posto, non appena scattato l'allarme, sono arrivati gli agenti della polizia di Stato che hanno rintracciato un uomo di 40 anni, riconosciuto da un tatuaggio sul dorso della mano e dalle telecamere di videosorveglianza.

La rapina al minimarket: cosa è successo

È successo qualche sera fa: un uomo di 40 anni ha fatto irruzione in un minimarket armato di coltello e ha minacciato il proprietario riuscendo a farsi consegnare i 300 euro in contante dalla cassa e il portafoglio con 250 euro. Subito dopo si è dato alla fuga. Non sapeva, forse, che nel frattempo, le videocamere del negozio lo avevano ripreso, fin dal suo ingresso.

L'analisi dei video di sorveglianza

Ad analizzare i video ripresi dalle telecamere di sorveglianza, gli agenti del commissariato Colombo che sono riusciti ad identificare il presunto responsabile grazie ad alcuni dettagli: hanno individuato il volto e i vestiti del ladro, ma soprattutto un tatuaggio sul dorso della mano. Così lo hanno riconosciuto: si tratta di un frequentatore della zona di Piramide e Ostiense, già noto alle forze dell'ordine per reati predatori.

Il riconoscimento e l'arresto

Quando i poliziotti lo hanno rintracciato, lo hanno trovato con gli stessi capi d'abbigliamento nascosti in una busta, catturati dalle immagini di videosorveglianza. Così lo hanno bloccato e portato in commissariato dove, incrociando gli elementi acquisiti dalle telecamere e le dichiarazioni raccolte dalla vittima, lo hanno sottoposto in stato di fermo e trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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