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Paura a Roma, bomba esplode davanti alla Sala del Regno dei Testimoni di Geova

Paura a Roma nella giornata di martedì 25 marzo 2025, nel pomeriggio, dove un ordigno di piccole dimensioni è esploso davanti all’ingresso della Sala del Regno dei Testimoni di Geova.
A cura di Beatrice Tominic
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Sala del Regno dei Testimoni di Geova di Roma, in piazza della Camelie. Foto da Google Maps.
Sala del Regno dei Testimoni di Geova di Roma, in piazza della Camelie. Foto da Google Maps.

Un ordigno è esploso davanti alla Sala del Regno dei Testimoni di Geova di Roma, in piazza della Camelie a Roma. I fatti, come riportato in un comunicato, si sono verificati nel pomeriggio di martedì 25 marzo 2025, intorno alle ore 16, in via Casilina.

Il comunicato da parte dei Testimoni di Geova

"Siamo sollevati nel comunicare che nessuno è rimasto coinvolto – hanno fatto sapere dalla Sala del Regno, il luogo di culto dei Testimoni di Geova – Ma a scopo precauzionale sono state annullate le riunioni religiose previste per ieri sera e oggi (martedì 25 e mercoledì 26 marzo 2025, ndr)", hanno fatto sapere ai frequentatori della sede.

Poi hanno precisato: "Notiamo che il luogo di culto colpito è lo stesso che è apparso di recente in un servizio di una trasmissione televisiva nazionale, che includeva discorsi diffamatori contro i Testimoni di Geova.
Siamo grati a tutti coloro che stanno fornendo assistenza", hanno concluso, facendo riferimento ad un servizio andato in onda su Zona Bianca, programma di Rete Quattro.

Testimoni di Geova a Zona Bianca: "Affermazioni infondate e diffamatorie contro di noi"

La polemica è scoppiata nei giorni scorsi, dopo l'ultima puntata. "I Testimoni di Geova sono stati ingiustamente accusati di comportamenti e prassi distruttivi, e addirittura di commettere veri e propri reati. Queste affermazioni sono completamente infondate e diffamatorie", hanno spiegato all'agenzia Dire nei giorni scorsi. "Non ci hanno chiamati in trasmissione, sono state lette soltanto alcune parti del comunicato e sono stati invitati, in qualità di esperti, personalità della Chiesa Cattolica: tutto ciò non permette la nascita di condizioni eque di dibattito ".

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