Paura a Fiumicino, donna con un fucile nell’auto semina il panico tra i passanti
"Ho un fucile in macchina" così gridava una donna sabato sera 28 settembre al porto Fiumicino, in provincia di Roma. La quarantatreenne, già conosciuta alle forze dell'ordine, con precedenti penali è stata arrestata e condannata ai domiciliari con rito direttissimo, per il reato di porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
In stato di alterazione, andava avanti e indietro lungo viale Traiano nei pressi della darsena del porto di Fiumicino, urlando contro i passanti. Erano circa le ore 23.30 quando è arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 da parte di alcuni cittadini, che hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
I poliziotti hanno perquisito l'auto e trovato il fucile
Sul posto, arrivata la segnalazione, sono giunti gli agenti della Polizia di Stato, che hanno subito individuato la donna. Sono intervenuti per calmarla, ma lei ha dato in escandescenze, insultandoli e opponendo resistenza. I poliziotti l'hanno arrestata. Si sono messi poi alla ricerca dell'arma e le hanno perquisito la macchina. Dentro c'era veramente un fucile da caccia, che risulta rubato dal 27 marzo scorso. Un episodio dunque che sarebbe potuto finire in tragedia, ma che grazie all'intento dei poliziotti si è concluso senza conseguenze gravi.
La donna condannata dopo il processo per direttissima
Non ci sono infatti stati feriti, perché la donna nonostante avesse minacciato i passanti, non ha però usato l'arma. Il fucile è stato posto sotto sequestro, mentre la donna è stata portata in caserma, per gli accertamenti del caso. È comparsa davanti al giudice per il processo con rito direttissimo e condannata agli arresti domiciliari.