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Passavano domande del concorso a chi pagava 15mila euro: arrestati professori dell’Università di Cassino

Due professori dell’Università di Cassino e il direttore di una scuola di formazione sono stati arrestati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Due docenti dell'Università di Cassino e il direttore di una scuola di formazione sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Secondo quanto emerso dalle indagini effettuate dalle Fiamme Gialle, i due docenti – marito e moglie – avrebbero percepito fino a 15mila euro per candidato al fine di fargli passare il concorso pubblico per il Tfa. Entrambi chiedevano 5mila euro a prova.

Le indagini hanno riguardato il corso per l'ammissione ai "percorsi di formazione per conseguire la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità", in relazione concorso bandito per l'anno 2022/2023 dall'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese e accertamenti bancari, è emerso che a fronte di un pagamento di 5mila euro, il direttore della scuola di formazione chiedeva ai due docenti – che facevano parte della commissione – una serie di quesiti che sarebbero potuti uscire al concorso, e li passava poi agli studenti che avevano pagato. Ma anche i due professori, secondo la procura, avrebbero percepito un lauto compenso per quel passaggio. Addirittura in un caso una studentessa, non soddisfatta del voto che aveva preso allo scritto, ha chiesto la rettifica, ottenendo la rettifica immediata.

Il giudice per le indagini preliminari di Cassino ha disposto il sequestro di 100mila euro, considerati provento del reato di corruzione. "Le condotte illecite emerse nel corso delle indagini – fanno sapere le Fiamme Gialle in una nota – assumono particolare rilevanza se si considera la natura del concorso pubblico, che permette l'accesso a un corso abilitante per il sostegno a studenti con disabilità, attività estremamente delicata". Oltre agli arresti, sono ventitré in totale le persone indagate a piede libero – tra cui molti aspiranti concorrenti – accusati di aver corrotto i professori e passato così indebitamente l'esame.

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