Passa l’emendamento sul Centro Sperimentale, Ricciardi (M5s): “Occupazione militare della cultura”
"È una vera e propria occupazione militare di un’istituzione che fa cinema e cultura, è un gesto di un’arroganza politica inaccettabile". Riccardo Ricciardi, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, che ieri ha fatto visita agli studenti con il presidente M5S Giuseppe Conte per esprimere piena solidarietà e sostegno alla loro protesta, commenta così il duro attacco che il Governo sta sferrando contro il Centro Sperimentale del Cinema di Roma: l’emendamento leghista è infine passato questa mattina, martedì 25 luglio, nonostante le accese proteste di studenti e studentesse in sit-in davanti a Montecitorio e gli appelli di importanti personalità del mondo dello spettacolo, su scala nazionale. "Il Governo sta confermando di avere un’incredibile ingordigia di nomine: lo ha già dimostrato in numerose occasioni, con l’Inps, la Rai, le forze armate. Non stupisce più ormai, ma ci batteremo per difendere l’indipendenza del Centro", continua Ricciardi.
Un Centro – quello fondato nel 1935, la più antica istituzione italiana di insegnamento, sperimentazione e produzione nel campo della cinematografia – che Ricciardi conosce particolarmente bene, avendone frequentato i corsi e i corridoi 15 anni fa. “È un’occasione unica di confronto e insegnamento: qua si formano e crescono le nuove generazioni che daranno vita al futuro cinema italiano”. Un tale attacco alla sua indipendenza risulta quindi ancor più grave: “Il Centro deve restare libero, non a caso di chiama ‘Sperimentale’. Ogni cappa culturale creativa è un problema: questo emendamento rischia di pregiudicare la qualità della didattica e di sicuro condizionerà completamente le scelte di insegnanti e futuri studenti”.
Il Governo continua per la sua strada
Se la giornata di ieri si era chiusa con una luce in fondo al tunnel, una vera e propria esultanza collettiva di fronte a quella che sembrava una retromarcia da parte del Governo, la votazione della mattina di oggi ha ribaltato completamente la situazione: l’emendamento al DL Giubileo è passato, e difficilmente troverà ostacoli durante il suo futuro iter alla Camera e al Senato. "Purtroppo qualcuno non ha compreso che l'emendamento era stato solo accantonato, non ritirato e ha maldestramente esultato in rete per eccessiva smania comunicativa. Infatti poi la seconda versione dell’emendamento era addirittura peggiore della prima. La lottizzazione, prima, era esclusiva di Fdi e Lega; dopo è stato aggiunto un posto a tavola anche per Forza Italia".
L’emendamento al decreto legge sul Giubileo proposto l’11 luglio dai deputati della Lega Bordonali, Lezzi, Ravetto e Stefani riguarda i nuovi meccanismi di nomina del comitato scientifico: la proposta iniziale prevedeva che tre membri venissero selezionati dal Ministero della Cultura, due da parte del Ministero dell’Istruzione e l’ultimo dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. A far ottenere oggi anche l’appoggio di Forza Italia, che ieri aveva minacciato di astenersi, un "ritocchino" in extremis: viene tolta una nomina al Ministero dell’Istruzione e del Merito e viene "ceduta" al Ministero dell’Università (occupato da Forza Italia).
Non solo: l’emendamento prevede il ritiro anticipato della direttrice generale Marta Donzelli e del comitato scientifico: "Questo crea un precedente incredibile: la facoltà di interrompere il mandato esistente dà al Governo il potere di mandare all’aria piani e visioni a lungo termine, su cui certe istituzioni come il Centro fanno completo affidamento. La destra vuole ribaltare quella che viene da loro definita l’'egemonia culturale' della sinistra: quello che non sanno è che i ragazzi sono più forti di tutto, stanno dimostrando grande forza e coesione e di sicuro anche questa sarà un’occasione per esercitare forme di ribellione creative".
La resistenza di studenti e studentesse
Questa ingerenza e volontà di controllo allarma non solo studenti e studentesse che già dal primo minuto hanno alzato la voce per far sentire il loro dissenso, ma registi, attori e attrici e gente del mondo dello spettacolo in ogni sua forma che è scesa al fianco dei giovani del Centro per denunciare l’attacco frontale all’autonomia e all’indipendenza non solo dell'istituto di via Tuscolana, ma del mondo della cultura nel suo complesso. Tra le firme ad accompagnare la lettera in sostegno al Centro Sperimentale spiccano quelle di Luca Guadagnino, Alice Rohrwacher, Gianni Amelio, Edoardo De Angelis, Matteo Garrone. Scesi in campo anche Sydney Sibilia, Paolo Calabresi, Chiara Valerio, oltre ai docenti e al personale del Centro.
Ma nonostante la strada appaia sempre più salita, non tutto è perduto: ben lontani dallo sventolare bandiera bianca, i e le giovani future promesse del panorama culturale italiano promettono battaglia. "Di sicuro staremo al fianco degli studenti. Proveremo sì a fare degli ordini del giorno vincolanti – chiedendo l’impegno del Governo nel prossimo provvedimento utile per modificare questo assetto della governance con delle migliorie – ma il punto di partenza resteranno le proposte e le richieste dei ragazzi del Centro".