Partono i test per insegnanti e studenti a rischio: “Dubbi su messaggi del Governo e spazi in aula”
Sono già 10mila le prenotazioni tra il personale scolastico e gli studenti a rischio per i test sierologici in vista della riapertura della scuola per il nuovo anno. Alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è partita la campagna ‘Scuole Sicure' nel Lazio che prevede gli esami per la ricerca del coronavirus. "Reputo il tema delle nuove generazioni la vera questione italiana – ha detto Zingaretti – anche sulla scuola rinnovo l'appello al Governo: serve la mobilitazione generale di tutte le forze, affinché non si perda neanche un'ora di lezione". "Puntiamo all'ottanta per cento di adesioni, ci attendiamo un dato abbastanza omogeneo – ha detto l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato – in caso di riscontro di attività anticorpale nella Igg e Igm, viene fatto il test molecolare".
Insegnanti incerti: "Dal Governo messaggi poco chiari"
Nel distretto 6 della Asl di Roma, i volontari sono solo 1800 su 30mila potenziali. Gli insegnanti sono incerti sui tempi e i modi con cui si tornerà in classe: "La voglia di ripartire c'è, ma il Governo non ci sta dando messaggi chiari". Una docente ha detto la sua a Fanpage.it. "Speriamo davvero di riaprire le scuole, se i casi non aumentano ce la facciamo. Forse un'altra didattica a distanza non siamo in grado di sostenerla". "Ho dubbi sulla possibilità di mantenere le distanze in aula: gli spazi sono limitati ed è così per tutte le scuole" spiega le sue perplessità un'altra insegnante. Una collaboratrice scolastica pensa alle distanze create dal coronavirus tra i docenti e gli alunni, alcune resteranno anche una volta tornati in aula: "Lavoro alle elementari e alla materna, i bambini vogliono essere abbracciati, quindi quest'anno sarà più dura perché non possiamo farlo, però, nonostante i limiti e le difficoltà che ci saranno, è importante provare a ripartire".