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Parlano i genitori del 15enne accoltellato a Trastevere: “Delusi dal portafoglio vuoto lo hanno colpito”

I genitori del 15enne accoltellato all’addome in zona Trastevere a Roma hanno commentato il ferimento: “Siamo profondamente scossi, ciò che è successo a nostro figlio poteva accadere a chiunque”.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio (Getty Images)
Immagine di repertorio (Getty Images)

"L'accaduto ci ha profondamente sconvolti, poteva succedere a chiunque". A parlare sono i genitori del quindicenne accoltellato all'addome da ignoti in Piazza Flavio Biondo, in zona Trastevere a Roma per una rapina. L'episodio è accaduto verso le ore 20 di domenica scorsa 2 febbraio, in un luogo molto frequentato della città. Claudia e Marco non riescono ancora a capire come sia potuto accadere che loro figlio sia finito all'ospedale in codice rosso, vittima di un accoltellamento.

Il ragazzo si trova ricoverato al San Camillo, stamattina è riuscito a percorrere alcuni passi in autonomia in reparto e nonostante i dolori post chirurgici il decorso prosegue senza complicazioni. Il paziente a seguito del ferimento è stato sottoposto ad un'operazione chirurgica d'urgenza per una splenectomia, ossia l'asportazione della milza.

"Pugno in testa e fendente al fianco"

Claudia e Marco parlano di loro figlio: "È un grande tifoso della Roma e quando la sua squadra gioca, gli piace andare in pizzeria a guardare la partita con qualche amico.Questo era il programma domenica scorsa". I genitori hanno spiegato che il giovane non conosceva i suoi aggressori, rispetto ai quali ha fornito i dettagli che ricordava alla polizia, che indaga sulla vicenda: "Quando gli è stato chiesto il portafogli, l'ha subito consegnato, dicendo che non aveva nulla con sé". A quel punto si sarebbe verificata l'aggressione: "Delusi dal portafoglio vuoto lo hanno colpito con un pugno sulla testa ed un fendente al fianco. Il tempestivo arrivo dei soccorsi e l’intervento d'urgenza hanno evitato l'inevitabile". I genitori pronunciando queste parole sono scossi, ma al tempo stesso consapevoli del fatto che loro figlio è vivo.

"Nostro figlio concentrato a tornare ad una vita normale"

Ora al ragazzo spetta affrontare la ripresa post operatoria: "Ha sempre vissuto nel mondo dello sport agonistico e questa mentalità lo sta aiutando ad affrontare questo momento così duro, concentrato a tornare ad una vita normale" continuano i genitori. Rispetto al racconto della notizia di cronaca che è stato fatto commentano: "Non ci aspettavamo una tale eco mediatica, siamo sconvolti per le tante notizie che stanno circolando.

Ringraziamo tutti per la vicinanza e la solidarietà che ci stanno dimostrando". E ringraziano l’ospedale San Camillo, lo staff del reparto di Chirurgia generale e d’urgenza diretto da Marini e l’equipe che lo ha operato, composta da Nardi, Mancuso e Scorziello: "Ci auguriamo che questi eventi non accadano più e che i responsabili di un'aggressione così violenta ed immotivata vengano individuati presto".

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