Parla l’uomo che ha ripreso un uomo mentre moriva bruciato: “Sono pentito, vivo nel rimorso”
"La verità è che ho fatto una cazzata e non pensavo che ci sarebbero state tutte queste conseguenze. Da quando è successo vivo con un rimorso enorme". A parlare, in un'intervista rilasciata a la Repubblica, èl'uomo che il 6 febbraio ha ripreso in un video – diventato poi virale – Francesco Sandrelli mentre bruciava vivo accanto alla sua auto, sul Grande Raccordo Anulare.
L'uomo, denunciato per omissione di soccorso, è stato identificato dopo aver commentato su Facebook un articolo di giornale, cercando di dare una spiegazione a quanto accaduto.
"Lui non stava sdraiato in terra – aveva scritto nel commento, poi cancellato – Diciamo che era un situazione strana. Magari poteva fare qualche gesto strano e peggiorare le cose. E poi c'erano i carabinieri incolonnati in auto non lontano da me".
"Sono pentito di non essermi fermato e di aver diffuso il video. Adesso il mio rapporto con i social è totalmente cambiato", ha dichiarato al quotidiano, spiegando poi che preferirebbe parlare solo dopo la chiusura delle indagini.
Il video che riprendeva Sandrelli accanto alla sua auto in fiamme mentre cercava disperatamente aiuto, è diventato virale in pochissimo tempo. L'uomo che lo ha girato lo ha inviato alla pagina social Welcome to Favelas, che lo ha poi rimosso dopo qualche giorno. Sandrelli, che era stato poi soccorso con l'eliambulanza, è morto in ospedale dopo quasi due mesi di agonia a causa delle gravissime ustioni.
A chiedere giustizia per quanto accaduto, i familiari dell'uomo, pittore 53enne originario di Cortona. Sin da subito hanno chiesto che fosse individuato l'autore del video, in cui il loro caro veniva denigrato nonostante la situazione drammatica, invece di essere aiutato.