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Parla la studentessa offesa dal prof per un top: “Umiliata davanti a tutti, sono scoppiata a piangere”

Sofia è la studentessa del Plinio Seniore apostrofata con frasi sessiste da un professore per aver indossato un top. “Ho cercato di rimanere calma e indifferente, e ho fatto finta di ascoltarlo. Poi ho chiesto di andare in bagno per calmarmi”.
A cura di Natascia Grbic
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L'azione del Collettivo 20 Novembre fuori il Plinio Seniore.
L'azione del Collettivo 20 Novembre fuori il Plinio Seniore.

"Mi sono sentita umiliata, ho chiesto di andare in bagno per tranquillizzarmi e sono scoppiata a piangere. Quando sono rientrata in classe, il professore ha ripetuto quella frase: "O ti copri o ti denudi". Sappiamo che ce ne sono molti di questi episodi, ma sentirsi dire una cosa del genere in prima persona fa un altro effetto". Sofia (nome di fantasia, ndr) è la ragazza del liceo Plinio Seniore di Roma che ieri mattina è stata apostrofata da un professore con frasi sessiste dopo essersi levata la felpa in classe.

"Sono rimasta con un top nero tranquillissimo, lo avevo già indossato per andare a scuola, non era la prima volta – spiega Sofia ai nostri microfoni – Il professore stava interrogando e se n'è uscito con questa frase. I miei compagni di classe sono impietriti, mi hanno guardato imbarazzati e stupiti. Io ho cercato di rimanere calma e indifferente, e ho fatto finta di ascoltarlo. Poi ho chiesto di andare in bagno per calmarmi".

A quanto pare, il professore non è nuovo a certe uscite. "È un docente che fa spesso battute, anche sopra le righe – racconta la studentessa – Non le abbiamo però mai percepite come gravi. Per lui quella frase è stata uno scherzo, ma nessuno in classe l'ha percepita in questo modo".

Dopo aver detto a Sofia di coprirsi o denudarsi, il professore si è rivolto a un ragazzo della classe, dicendogli "È talmente sexy che ti fa cambiare sponda". Una frase non gradevole in qualsiasi situazione, ma che appare ancora più intollerabile dato il contesto e il ruolo ricoperto dall'uomo.

In seguito all'episodio, gli studenti del Collettivo 20 Novembre hanno organizzato una protesta davanti il liceo in solidarietà con la studentessa. "Sono stata davvero contenta, anche il post dell'azione è stato condiviso da tantissime persone. Abbiamo fatto una riunione in cui molti studenti hanno preso parola e hanno raccontato episodi simili capitati anche a loro. Sono felice che quanto accaduto, seppur spiacevole, abbia dato a tanti il coraggio di parlare".

Sofia mercoledì incontrerà la sua coordinatrice di classe, in modo da capire come muoversi e cosa fare dopo quest'episodio. Il suo timore è che quanto accaduto possa avere effetti negativi sul suo rendimento scolastico, e che possa essere presa di mira da alcuni docenti. "Per me è tutto nuovo – conclude – Non vorrei che ci siano conseguenze più gravi, che non merito né io né la scuola, che è sempre stata un posto sicuro". Una cosa però è certa: "Continuerò a vestirmi come voglio. Non c'è niente di male e su questo sono molto testarda".

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