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Parla la guida turistica caduta dal Gianicolo: “Farò causa a Roma Capitale, il traliccio era marcio”

Parla la guida turistica che ieri è caduta da sette metri d’altezza al Gianicolo: “Ho visto con i miei occhi che il legno della staccionata si sbriciolava, era marcio. Farò causa al Comune di Roma”.
A cura di Enrico Tata
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Parla Daniela Donghia, la guida turistica che ieri è caduta da oltre sette metri d'altezza mentre era in visita al Gianicolo con una scolaresca. Il piazzale si affaccia su una delle vedute più belle di Roma ed è pieno di romani e turisti sia di giorno che di notte. La donna è stata soccorsa e trasportata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale San Camillo, dove si trova ancora ricoverata nel reparto Medicina d'urgenza e Osservazione. Ha una costola incrinata, oltre a diversi graffi, tagli e lividi.

Ha raccontato la sua versione al Messaggero:

"Mi sono appoggiata al traliccio, come ho sempre fatto in quel tratto della passeggiata del Gianicolo. All'improvviso però il legno ha ceduto e sono finita giù. Prima ho fatto un salto di due metri e poi sono scivolata di sotto. Non riuscivo a frenare, non trovavo appoggi. Alla fine mi sono schiantata contro un tronco che ha fermato la discesa. Ho capito subito che la situazione era grave. Da oltre 20 anni sono una guida turistica del Gianicolo e conosco tutto di quell'area storica. Non riesco ancora a credere che sia accaduto un incidente tanto grave. Sotto la staccionata c'è un fosso di due metri, tanto è stato il mio salto. Poi sono precipitata per diversi metri.

La guida ha annunciato che denuncerà Roma Capitale, responsabile della manutenzione che, evidentemente,

"è stata carente. Ho visto con i miei occhi che il legno della staccionata si sbriciolava, era marcio. Mentre i sanitari del 118 mi assistevano nel piazzale, prima del trasporto al pronto soccorso, hanno iniziato i controlli. Il legno della recinzione in diversi punti non teneva e infatti credo che l'area sia stata messa in sicurezza. Sono controlli che dovevano essere eseguiti prima, tanto che il mio incidente non sarebbe un caso isolato".

Donghia si chiede: "E se al posto mio ci fosse stato un ragazzo di quella classe? Ecco perché sono decisa ad andare fino in fondo". I ragazzi del liceo scientifico Giovanni Keplero hanno assistito sotto shock a tutta la scena, dalla caduta all'arrivo dei soccorsi. Per fortuna la guida non ha mai perso conoscenza e ha subito gridato aiuto dopo la caduta.

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