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Covid 19

Papa Francesco regala tamponi e vaccini anti-influenzali alla comunità trans di Torvaianica

La comunità di donne transessuali di Torvaianica, molto attiva nella chiesa della zona, è stata aiutata ancora una volta da Papa Francesco. Tramite il suo Elemosiniere, Konrad Krajewski, ha inviato un’autoambulanza del Vaticano a Torvaianica per effettuare gratuitamente tamponi e vaccini antinfluenzali.
A cura di Natascia Grbic
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Papa Francesco ha inviato tamponi e vaccini anti-influenzali alla comunità di donne transessuali di Torvaianica. Lo ha fatto tramite il suo Elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski: contattato da don Andrea Conocchia, il parroco di Torvaianica, ha inviato un'autoambulanza del Vaticano per effettuare tamponi e vaccini antinfluenzali. Nessuna di loro è risultata positiva al coronavirus e a tutte è stato fatto il vaccino contro l'influenza. La comunità di donne transessuali, la maggior parte proveniente dall'America Latina, è molto credente e fortemente attaccata alla chiesa e a Papa Francesco. Frequentano tutte la chiesa di Torvaianica, e già durante il lockdown il Papa aveva mandato loro aiuti. Tutte molto povere, e con difficoltà a lavorare a causa dell'emergenza economica, si erano rivolte a don Andrea Conocchia per interloquire col Pontefice. Che, dopo poco, ha risposto.

La comunità vicina alla chiesa durante il lockdown

"Nessuno di loro è risultata positiva e questa secondo me è una bella notizia – ha dichiarato don Conocchia a Il Messaggero – Con loro c'erano anche alcuni chochard che gravitano in questa parte della città. Il gesto del Papa, a mio parere, è stata l'ennesima conferma della sua bontà d'animo e della capacità di amare anche le persone più lontane. È anche il segno che la Chiesa da campo allarga le braccia ed è davvero misericordiosa". Le donne si sono avvicinate alla chiesa di don Conocchia durante l'emergenza coronavirus per trovare conforto nella religione. Molto unite, le accomuna la fede. E, purtroppo, la povertà estrema in cui vivono. Avevano chiesto aiuto a Bergoglio durante il lockdown, ricevendo – sempre tramite il suo Elemosiniere – ciò di cui avevano bisogno.

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