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Papa Francesco, l’Angelus dal balcone del Gemelli: “Salvare il servizio sanitario gratuito”

Papa Francesco, ancora ricoverato al Policlinico Gemelli dopo l’intervento cui è stato sottoposto domenica scorsa, ha recitato l’Angelus da un balcone al decimo piano dell’ospedale. Insieme a lui, alcuni bambini del reparto di oncologia. Bergoglio ha sottolineato l’importanza di sostenere il servizio sanitario gratuito.
A cura di Natascia Grbic
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Papa Francesco ha recitato stamattina l'Angelus affacciato a un balcone del Policlinico Gemelli di Roma, dove è ancora ricoverato dopo aver subito – una settimana fa – un intervento chirurgico. "Sono contento di poter mantenere l'appuntamento domenicale dell'Angelus, anche qui dal Policlinico Gemelli. Vi ringrazio tutti: ho sentito molto la vostra vicinanza e il sostegno delle vostre preghiere. Grazie di cuore", le prime parole del Santo Padre, pronunciate da un balcone al decimo piano dell'Ospedale Gemelli. Bergoglio, che ha recitato l'Angelus con accanto alcuni bambini del reparto oncologico, ha poi sottolineato l'importanza di avere "un buon servizio sanitario accessibile a tutti. In questi giorni di ricovero in ospedale, ho sperimentato quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c'è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso. Bisogna mantenerlo. E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti". E sugli scandali finanziari che di recente hanno investito alcune istituzioni sanitarie cattoliche: "la tua vocazione di Chiesa non è avere dei quattrini, è fare il servizio e il servizio sempre gratuito. Non dimenticatevi: salvare le istituzioni gratuite".

Anelli: "Come medici siamo rincuorati dalle sue parole"

Sulle parole pronunciate da Papa Francesco è intervenuto anche il presidente dell'Ordine nazionale dei medici, Filippo Anelli. "Grazie Papa Francesco per aver ribadito l'importanza di un buon Servizio sanitario nazionale accessibile a tutti. L'universalità, l'uguaglianza, l'equità del nostro SSN sono principi preziosi, posti a garanzia della tutela della salute, sancita dalla nostra Costituzione come diritto fondamentale dell'individuo. Un diritto che gli appartiene non come cittadino, ma per il solo fatto di essere persona umana". E ancora: "Come medici siamo rincuorati dalle Sue parole, che ci sostengono nella difesa di questi principi, primo tra tutti quello dell'uguaglianza, che invece è ancora minato da tanti fattori, e che va garantito soprattutto ai più fragili. Non è accettabile che ancora oggi un bambino che nasce al Sud abbia più possibilità di morire durante l'infanzia e un'aspettativa di vita minore".

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