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Papa Francesco in strada a Roma, fa visita alla sopravvissuta alla Shoah tra lo stupore dei passanti

Sorpresa per i romani, che hanno avuto l’occasione di vedere Papa Francesco in strada, nel centro storico di Roma. Il Pontefice ha visitato Edith Bruck, scrittrice novantenne ebrea di origini ungheresi, sopravvissuta e testimone dell’Olocausto, colpito dalla sua intervista rilasciata all’Osservatore Romano.
A cura di Alessia Rabbai
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Papa Francesco in strada a Roma, ha visitato la sopravvissuta alla Shoah Edith Steinschreiber, in arte Bruck. Una sorpresa per i romani, che ieri pomeriggio, sabato 20 febbraio, hanno visto il Santo Padre nel centro storico e lo hanno accolto con un bagno di folla e cori calorosi. Il Pontefice ha lasciato il Vaticano ed è andato a trovare la scrittrice ebrea di origini ungheresi quasi novantenne da tempo a Roma, all'interno della sua abitazione. Una visita di circa un'ora, una volontà del Papa, che è nata dalla lettura di un'intervista dell'Osservatore Romano dello scorso 26 gennaio, la quale riportava la sofferta storia della donna, testimone con la sua vita dell'Olocausto. Il Papa ne è rimasto profondamente colpito, così ha deciso di incontrarla di persona, donandole una menorah, il candelabro a sette bracci della religione ebraica, e un libro, il Talmud babilonese.

“Sono venuto qui da lei per ringraziarla della sua testimonianza e rendere omaggio al popolo martire della pazzia del populismo nazista e con sincerità le ripeto le parole che ho pronunciato dal cuore allo Yad Vashem e che ripeto davanti ad ogni persona che come lei ha sofferto tanto a causa di questo: perdono Signore a nome dell’umanità” sono le parole di Papa Francesco riportate da Vatican News. La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto che "la conversazione con il Papa ha ripercorso quei momenti di luce di cui è stata costellata l’esperienza dell’inferno dei lager e ha evocato i timori e le speranze per il tempo che viviamo, sottolineando il valore della memoria e il ruolo degli anziani nel coltivarla e tramandarla ai più giovani".

Chi è Edith Bruck visitata da Papa Francesco

Edith Steinschreiber Bruck è nata a Tiszabercel, in Ungheria, il 3 maggio del 1932 ed è una  scrittrice, poetessa, traduttrice regista, sopravvissuta e testimone della Shoah. Nella primavera del 1944, all'età di tredici anni, è stata deportata dal ghetto di Sátoraljaújhely ad Auschwitz e in seguito nei campi di sterminio tedeschi. A Bergen-Belsen, è avvenuta la sua liberazione, insieme alla sorella, nell'aprile del 1945. Tra i titoli della scrittrice pubblicati in Italia compaiono: Chi ti ama così (1994), L'amore offeso (2002), Lettera da Francoforte (2004), Specchi (2005), Andremo in città (2006), Quanta stella c'è nel cielo (2009), Privato (2010), Mio splendido disastro (2011), La donna dal cappotto verde (2012), Quanta stella c'è nel cielo (2014), Il sogno rapito (2014), Signora Auschwitz. Il dono della parola (2014), Chi ti ama così (2015), La rondine sul termosifone (2017), Versi vissuti. Poesie (1975-1990) (eum, 2018), Ti lascio dormire (2019).

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