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Giubileo 2025

Papa Francesco annuncia il Giubileo 2025 con la Bolla di Indizione. Gualtieri: “Messaggio di speranza”

“Spes non confudit”, il nome della Bolla con cui papa Francesco annuncia il Giubileo 2025. La parola chiave è la speranza: un pensiero va ai più fragili, dai migranti ai detenuti, fino ai popoli in guerra.
A cura di Beatrice Tominic
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Papa Francesco e il sindaco di Roma e commissario straordinario del Giubileo, Roberto Gualtieri.
Papa Francesco e il sindaco di Roma e commissario straordinario del Giubileo, Roberto Gualtieri.
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"È giunto il tempo di un nuovo Giubileo, nel quale spalancare la Porta Santa". Tono solenne quello utilizzato da Papa Francesco mentre legge la Bolla di Indizione del Giubileo 2025, Spes non confundit. Un testo che ripercorre i problemi del presente e nel quale vengono indicate ufficialmente le date di inizio e fine del Giubileo 2025 che si apre il 24 dicembre 2024 e si conclude il 6 gennaio 2026.

La parola speranza caratterizza l'Anno Santo: "Ci aiuti pure a ritrovare la fiducia necessaria, nella Chiesa  come nella società, nelle relazioni interpersonali, nei rapporti internazionali, nella promozione della dignità di ogni persona e nel  rispetto del creato – spiega Bergoglio – E permettiamo che  attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano".

Non ha tardato ad arrivare il commento del sindaco e commissario straordinario per il Giubileo Roberto Gualtieri. "L'invito a riscoprire, ricostruire e annunciare la speranza parla alla Chiesa, ai fedeli e a tutta l'umanità", dichiara in una nota.

La nota del sindaco Roberto Gualtieri

Appreso della Bolla di papa Bergoglio, sono arrivate la parole di Roberto Gualtieri: "Siamo tutti chiamati a trasformare i segni dei tempi in segni di speranza per la pace, per la vita, per i giovani, per i più fragili: detenuti, ammalati, migranti, anziani, poveri. Ancor più l’impegno che ci attende dovrà essere quello di rendere Roma e i cammini giubilari accoglienti per i pellegrini, perché possano nel modo migliore portare dentro di sé la bellezza insieme alla preghiera e al tempo stesso operare perché gli appelli per la speranza lanciati dal Santo Padre possano trasformarsi in azioni reali e concrete", ha poi concluso.

Il commento del governatore del Lazio, Francesco Rocca

Non ha tardato ad arrivare neppure il commento del governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca. "Le parole di papa Francesco non possono lasciare indifferenti. Tutti, credenti di qualsiasi confessione religiosa e non credenti, siamo tenuti in questo momento ad accogliere con enorme considerazione il pensiero del Santo Padre – ha dichiarato in una nota Rocca – Pace, dialogo, speranza, tutela della vita, natalità, perdono, abolizione della pena di morte, carceri, condono del debito per i Paesi più poveri, lotta alla fame, tutela degli anziani e dei fragili sono temi che rappresentano una sfida per tutta la comunità mondiale. Il Giubileo 2025 sarà un grande evento di fede, ma anche una straordinaria opportunità di confronto e di riflessione per tutta l’umanità".

La Bolla del Papa

Oltre al riferimento al Giubileo, nella Bolla papa Francesco parla della speranza in un mondo che sta affrontando un periodo senza dubbio difficile, "ancora una volta immerso nella tragedia della guerra". Ma nelle sue parole non mancano i riferimenti agli ultimi, i più fragili: un pensiero carico di speranza va ai migranti, ai rifugiati e ai profughi che non debbano subire violenze e discriminazioni; agli anziani "che spesso sperimentano solitudine e senso di abbandono" e ai detenuti "che, privi della libertà,  sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il  vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, in non pochi casi, la  mancanza di rispetto", augurando loro "clemenza e liberazione che permettano di ricominciare".

Ma è proprio in questi periodi che la speranza può fare da guida: "Essa sostiene il cammino della nostra vita anche quando si presenta tortuoso e faticoso, apre davanti a noi strade di futuro quando la rassegnazione e il pessimismo vorrebbero tenerci prigionieri; ci fa vedere il bene possibile quando il male sembra prevalere; ci infonde serenità quando il cuore è appesantito dal fallimento e dal peccato; ci fa sognare una nuova umanità e ci rende coraggiosi nel costruire un mondo fraterno e pacifico, quando sembra che non valga la pena di impegnarsi", continua il papa.

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