Paola Felli ex portavoce della veggente Gisella denuncia: “Ho trovato un cappio nella mia auto”
"Ho trovato un cappio all'interno della mia auto. Era forzata". Sono le parole dell'ex portavoce della veggente Maria Giuseppa Scarpulla, meglio conosciuta come Gisella Cardia. Paola Felli ha spiegato di aver sporto denuncia verso ignoti, per aver subito nuove intimidazioni, che ha raccontato stamattina alla trasmissione Storie Italiane in diretta su Rai1 con Eleonora Daniele. "Dovevo andare a fare una deposizione in Procura, era mattina – ha raccontato Paola Felli alla giornalista Roberta Spinelli – salendo in macchina ho capito che era stata forzata e qualcuno aveva lasciato dentro un qualcosa, che faceva capire che era diretto a me, una sorta di cappio, che penzolava da una parte della macchina". Paola Felli ha spiegato di essersi subito rivolta ai carabinieri.
"Un fatto che mi ha scosso molto"
"Che ci fosse qualcosa di strano nella macchina me ne sono accorta in realtà mentre ero alla guida nel traffico di Roma. Mi sono girata e ho visto questo cappio che pendeva. Quando stavo costeggiando il Muro Torto ho preso una buca e mi è caduto davanti, era coperto lateralmente dal parasole". Paola Felli abita all'interno del territorio del Parco di Bracciano e Martignano, non molto distante dal terreno privato dell'associazione Madonna di Trevignano Ets in cui il 3 di ogni mese i coniugi Cardia insieme ai fedeli si recano per la recita del rosario. Il ritrovamento del cappio, spiega Paola Felli, "è un fatto che mi ha scosso molto".
"I fedeli di Gisella sono già fuori dalla Chiesa di Roma"
Rispetto al verdetto della diocesi di Civita Castellana e del vescovo Marco Salvi del 6 marzo scorso Felli e sul fatto che la veggente continuerà i raduni di preghiera come prima, commenta: "Gisella fa appello alla fede, al nostro patrimonio personale e al nostro credo. L’unico modo per staccare i suoi fedeli è minare la sua autorevolezza e credibilità a livello di fede. Il decreto del vescovo non basta – continua – le persone che la seguono sono già fuori dall’ufficialità della Chiesa di Roma".