Pantheon a pagamento, per il ministro Sangiuliano è un successo: “Quasi 6mila visite per 20mila euro”
“Successo oltre le previsioni”: il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano lascia trasparire tutta la soddisfazione di fronte all'ottima riuscita di una proposta, quella di introdurre l’ingresso a pagamento al Pantheon, che in passato altri non erano stati in grado di realizzare. Da ieri, lunedì 3 luglio, il Pantheon non è più a ingresso gratuito. Già dalla mattinata di oggi, quindi, si cominciano a tirare le prime somme, un bilancio iniziale inevitabilmente parziale ma incoraggiante: sono state quasi 6mila le presenze registrate, per un incasso complessivo di oltre 20mila euro.
“Il Pantheon è il sito museale più visitato della Nazione, circa 9 milioni di accessi l’anno. Da ieri è allineato ai monumenti rappresentativi di tutto il mondo. È un risultato importante che riusciamo a raggiungere dopo pochi mesi dal nostro insediamento”, continua il ministro, che ieri si è presentato alla basilica di Santa Maria ad Martyres in occasione della giornata d’inaugurazione di questa nuova politica.
Al via l'ingresso a pagamento: quanto costano i biglietti per il Pantheon
Anche il Pantheon dice addio all'ingresso libero e gratuito: ogni ingresso costa cinque euro. Restano in atto alcune tutele economiche, che agevolano le fasce economicamente più svantaggiate: ingresso gratuito per ragazzi e ragazze minorenni, scontato per gli under 25 (3 euro). I residenti invece hanno diritto all'ingresso gratuito.
Confermata anche la convenzione che permette di entrare liberamente ogni prima domenica del mese e nei giorni di festa (25 aprile, 2 giugno e 4 novembre).
xxxxFino al 15 settembre, però, la tariffa comprenderà un euro destinato “alla messa in sicurezza e al ripristino del patrimonio culturale nelle aree colpite dai recenti eventi alluvionali”xxx
La distribuzione delle risorse
Da tempo si discute dell'accordo per rendere il Pantheon a pagamento fra la Curia, il Comune e il Ministero. Secondo gli accordi stipulati, la diocesi di Roma deve destinare parte dell’incasso per attività culturali e caritative, soprattutto a favore delle fasce più svantaggiate della popolazione.
Il Comune, che ha accolto positivamente la decisione di rendere il Pantheon a pagamento, deve impegnarsi a garantire le condizioni di decoro e presentabilità dell’antistante Piazza della Rotonda, attraversata e vissuta da decine di migliaia di turisti ogni giorno. La restante parte delle risorse, che va nelle casse del Ministero, è destinata al monumento: per tenerlo in ordine, per la sua tutela e la salvaguardia, oltre che per finanziare l’apertura di eventuali nuovi spazi.