Pacco bomba a orologeria trovato a Civitavecchia: era diretto al presidente del porto
Un pacco bomba è stato trovato sul marciapiede di una via del centro di Civitavecchia, litorale nord di Roma. Sul posto sono arrivati gli artificieri dei carabinieri, che fortunatamente sono riusciti a disinnescare l'ordigno. Stando a quanto si apprende, la bomba era destinata al presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino (l'autorità comprende i porti di Gaeta, Fiumicino e Civitavecchia). L'ordigno, infatti, è stato trovato a pochissima distanza dall'abitazione di Musolino. In particolare, tra l'altro, il pacco sarebbe stato abbandonato proprio in corrispondenza del posto auto condominiale del presidente. In ogni caso, viene spiegato dai carabinieri, non è stato trovato alcun biglietto o altri elementi che possano collegare con certezza la bomba al presidente Musolino e le indagini sono tuttora in corso. Sembra che si trattasse di un ordigno ad orologeria perfettamente funzionante ed innescato.
"Una cosa del genere lascia sgomenti e non trova nessuna motivazione o giustificazione. La vera preoccupazione riguarda mia moglie e mio figlio, perché per quel che riguarda il lavoro, non sono tipo che cambia idea con le intimidazioni", ha dichiarato il presidente Musolino all'agenzia Ansa. "La Regione Lazio è vicina al Presidente dell'Autorità di sistema portuale di Civitavecchia, Pino Musolino al quale va tutta la mia solidarietà per la grave e inaccettabile intimidazione ricevuta. Gesti come questi vanno condannati con estrema fermezza e sono fiducioso che gli inquirenti possano fare presto luce su chi ha commesso un atto così vile e indegno", ha commentato l'episodio il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
"A nome dei colleghi di Civitavecchia e del Gruppo Enel esprimo vicinanza e solidarietà al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale Pino Musolino con l’auspicio che le forze dell’ordine riescano presto a fare luce sull'ignobile e vile atto intimidatorio che tanto sgomento sta suscitando in tutta la comunità locale", ha dichiarato il responsabile Affari istituzionali territoriali di Enel, Gaetano Evangelisti.