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Ostia senza bagnini: 16enne rischia di annegare, salvato da un bagnante

Nella mattinata di ieri, lunedì 10 luglio, un giovane ha rischiato di affogare dopo essere stato spinto al largo dalla corrente, nei pressi del lungomare Duca degli Abruzzi (Ostia). Sono sei le persone che hanno perso la vita in mare lungo la costa del Lazio in poco più di una settimana.
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Quella di ieri doveva essere una tranquilla giornata di riposo al mare, di rifugio dall’afa opprimente di questi giorni, per i bagnanti che affollavano il lungomare di Ostia, quando a metà mattinata si è sfiorata la tragedia.

Non è ancora chiara la dinamica: l’unica certezza è che improvvisamente il ragazzo, forse trascinato dalle correnti, si è ritrovato lontano dalla riva, e ha cominciato ad annaspare.

L’episodio è avvenuto ieri mattina, lunedì 10 luglio, in un punto poco distante dal lungomare Duca degli Abruzzi. Erano circa le 11 quando un ragazzo di sedici anni ha rischiato di annegare nel tratto di mare in corrispondenza della spiaggia libera, davanti agli occhi degli altri bagnanti.

Il minorenne infatti stava facendo il bagno nella parte del litorale non coperta dal servizio di salvataggio: nel giro di poco tempo si è ritrovato al largo, sempre più lontano dal bagnasciuga, e ha cominciato ad annaspare e dibattersi.

Un bagnante, notando lo stato di difficoltà del giovane, non ci ha pensato due volte e si è immediatamente tuffato per soccorrere il ragazzo, riuscendo faticosamente a trascinarlo a riva, dove è stato assistito dal personale medico del 118 tempestivamente allertato dalle persone che osservavano la scena col fiato sospeso.

Il minorenne è stato stabilizzato e in seguito trasferito in codice rosso all’ospedale Grassi di Ostia, dove resterà in osservazione in prognosi riservata per minimo 24 ore.

Sei vittime sul litorale laziale in poco più di una settimana

Solo negli ultimi giorni, sono sei i casi di persone che hanno perso la vita durante una giornata passata sul litorale laziale, morte durante un tuffo al largo o per cercare di aiutare qualche bagnante in difficoltà.

L’ultima vittima risale a domenica 9 luglio, a Torvajanica. Erano quasi le 9 di mattina e l’uomo, un 47enne di nazionalità egiziana, stava facendo il bagno con i due figli all’altezza della spiaggia libera nei pressi di via Brema quando la corrente ha trascinato i ragazzi a largo. Il padre ha cercato di soccorrerli e trascinarli a riva, ma è finito ben presto lui stesso sott’acqua senza riuscire a riemergere. A nulla è valso l’intervento del bagnino: quando l’uomo è stato portato sulla spiaggia non c’era già più nulla da fare. I due ragazzi sono invece in buone condizioni.

La tragedia si è consumata nello stesso arenile dove lunedì 3 luglio ha perso la vita Paolo Florio, anche lui 47enne, annegato mentre si trovava in acqua con suo figlio.

Un’Assemblea Capitolina per discutere la questione sicurezza

Nella giornata di oggi, martedì 11 luglio, è prevista un’Assemblea Capitolina che affronterà il tema delle “criticità relative alla gestione dei servizi di balneazione, pulizia e vigilanza sulle spiagge libere di Roma Capitale”. Centrale sarà anche la questione della sicurezza in mare.

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