Ostia, maestra picchiata dalla mamma di un alunno perché lo aveva rimproverato: appartiene al clan Spada
Una maestra di una scuola di Ostia è stata picchiata da una donna appartenente al clan Spada perché il giorno prima aveva rimproverato il figlio. L'aggressione è avvenuta ieri mattina nel cortile dell'istituto: sul posto sono arrivati poi i carabinieri, che hanno identificato la donna, denunciata per violenza e minaccia a pubblico ufficiale. L'insegnante, soccorsa dal 118, ha riportato lievi ferite e ha rifiutato le cure mediche degli operatori sanitari.
Cos'è successo fuori la scuola tra mamma e la maestra
Prima gli insulti, poi le botte: calci e pugni perché la donna, il giorno prima, aveva rimproverato l'alunno in classe. Un gesto che non è andato bene alla madre, moglie di un boss del noto clan sinti che spadroneggia sul litorale romano, e che ha così deciso di passare ai fatti, aggredendo l'insegnante. La donna è andata nella scuola, e appena ha visto la maestra prima l'ha insultata, dicendole che non si doveva permettere di rimproverare il figlio. Poi, per far arrivare meglio il messaggio, si è accanita con calci e pugni. Fortunatamente la maestra non ha riportato ferite gravi. Non appena la donna si è allontanata, ha chiamato il 118, chiedendone l'intervento. Contestualmente sono arrivati anche i carabinieri, che hanno subito identificato la donna. Dovrà rispondere di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
La solidarietà di Roberto Gualtieri
Il clan Spada è nome noto a Roma, soprattutto nella zona del litorale, spesso al centro di fatti di cronaca legati a spaccio di droga, usura ed estorsione. Molte le persone terrorizzate dai membri del clan, decimato negli ultimi anni dai numerosi arresti, che hanno portato in carcere gli esponenti di spicco insieme ai loro sodali.
"Esprimo tutta la mia solidarietà alla maestra della scuola aggredita dalla moglie di un esponente del clan Spada a Ostia – ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri -. È un episodio gravissimo che non deve rimanere impunito e sono certo che le autorità faranno piena luce sulla vicenda. I docenti sono un pilastro per l’educazione dei nostri ragazzi che dobbiamo tutelare, senza arretrare di un centimetro davanti ad atti di violenza".