Ostia Antica inaccessibile per chi si trova in sedie a rotelle: “Barriere architettoniche da rimuovere”

Un’enorme barriera architettonica formato ponte impedisce a chi vive la vita su una sedia a rotelle di muoversi in autonomia. Succede ad Ostia Antica, all’altezza dell’omonima fermata della metro sulla linea Roma -Lido.
A cura di Daniele Stefanini
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Andare ad un funerale di un caro amico scortati dalla Polizia Municipale. È successo ad un gruppo di persone in sedia a rotelle dell'associazione Mielolesi di Ostia. Si sono date appuntamento davanti la stazione metro di Ostia Antica per attraversare via Ostiense e via del Mare, diretti alla Chiesa di Sant'Aurea dall'atra parte della strada, per dare l'ultimo saluto, a chi da poco, a causa di una grave malattia, se n'è andato.

Per il gruppo di amici sarebbe stato impossibile, data la presenza di altissime barriere architettoniche presenti sul cavalcavia che collega il piazzale della stazione metro al borgo di Ostia antica, attraversare la strada senza che il traffico venisse bloccato dalla Municipale. Questo ha dato loro modo di arrivare all'attraversamento pedonale più vicino, a 500 metri di distanza, e imboccare la strada per il borgo di una delle aree archeologiche più importanti d'Italia.

Lo stesso disagio vale per gli anziani, per i bambini piccoli, per le famiglie con dei neonati sul passeggino. La speranza, ad oggi, davanti ai fitti scalini del cavalcavia pedonale blu, è quella di trovare una persona gentile, o più di una, che gli aiuti a passare dall'altra parte.

"Più volte mi è capitato di sollevare di peso persone impossibilitate a passare al lato opposto", racconta a Fanpage.it Fortunato Carnevale che da cinque anni gestisce il bar fuori dalla stazione metro, vicinissimo al ponte pedonale.

Il marciapiede che costeggia in entrambe le direzioni di marcia la via Ostiense e la parallela via del Mare, inizialmente  aveva la funzione di far defluire chi non poteva attraversare il ponte accompagnando i passanti alle più vicine strisce pedonali. Oggi è dissestato e invaso dall'erba alta. L'unica soluzione alternativa al cavalcavia pedonale è impraticabile.

"Sul marciapiede è impossibile passare, ci si incastrano le ruote della sedia" dice Andre Fiorini agli agenti della Municipale convocati da lui stesso appositamente per l'occasione. "Dobbiamo bloccare il traffico con una macchina davanti e una dietro per farvi passare", gli risponde il funzionario della Polizia.

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La storia di questa discriminazione per chi vive in sedia a rotelle è lunga e articolata. È una storia di disservizi e annunci di imminenti "inizio dei lavori" mai iniziati. Un ponte che ha visto passare sopra e sotto tanti presidenti della Commissione Mobilità della Capitale, senza che nessuno, fino ad oggi, abbia cambiato qualcosa a favore di una mobilità inclusiva.

Nel 2019 anche il Tribunale civile di Roma, accogliendo il ricorso dell’associazione Luca Coscioni, aveva espresso il suo parere sul Ponte Pedonale definendo la sua inaccessibilità ai portatori di handicap, una discriminazione. Stabilito il termine per l’eliminazione della barriera architettonica del Ponte, alla scadenza – 6 mesi – non è successo niente e l'ingombro blu è ancora lì.

A fine novembre del 2022 il Dipartimento di sviluppo, infrastrutture e manutenzione urbana aveva disposto la fornitura e la posa di due ascensori che consentissero di risolvere il problema. Ma anche questo impegno è successivamente caduto nel vuoto.

I lavori di istallazione di due ascensori, che consentirebbero alle persone con ridotta mobilità di salire all'altezza del ponte e attraversarlo, come ha dichiarato Leonardo Di Matteo, presidente della commissione mobilità e lavori pubblici del X Municipio, sarebbero quindi dovuti partire a fine 2023. Anche questo annuncio però è rimasto tale.

«Quella di oggi è una data molto importante sul fronte dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Finalmente si dà il via al progetto di installazione di due elevatori (ascensori), presso il cavalcavia della stazione di Ostia antica», recita la nota divulgata dall’assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio Guglielmo Calcerano del X municipio ed il Presidente della terza commissione Lavori Pubblici e Mobilità Leonardo Di Matteo datata luglio 2023.

Poi altri ancora, che risalgono all'inizio del 2024, sempre Di Matteo: " La data che diciamo ho interloquito con il dipartimento è quella di metà aprile. Data in cui noi inizieremo con il cantiere".

A metà maggio l'inizio dei lavori è ancora un ipotesi. L'unica certezza è blu e è fatta di ferro e cemento, alta almeno 5 metri e lunga all'incirca 40. Un muro per chi ha una mobilità ridotta.

Alcuni residenti, pur non essendo dei tecnici, ma esprimendo le loro opinioni su quelle che sono le percezioni di chi vive a contatto tutti i giorni con i problemi della zona, nutrono forti perplessità sul progetto degli ascensori. Temono che una volta istallati, possano essere o danneggiati o malfunzionanti. "Il problema dell'inaccessibilità si riproporrebbe ogni volta che una delle due ipotesi si avverasse", dicono.

Secondo loro la costruzione di una rotatoria con attraversamento pedonale all'altezza del ponte, tra via Ostiense e via del Mare, sarebbe la soluzione più semplice e scorrevole.

D'altronde il ponte avrebbe anche fatto il suo tempo. Lì, anno più anno meno, dal 1960, al tempo delle  Olimpiadi di Roma e dell' inaugurazione del Aeroporto di Fiumicino ( 1961 ), quando via del Mare venne classificata autostrada e fu incorporata alle strade Statali con il nome di SS8. Oggi è solo un ingombro per chi, come Andre Fiorini e i suoi amici dell'Associazione Mielolesi di Ostia, rivendica l'autonomia di movimento.

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