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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Orlandi, in commissione un’allieva della scuola di canto: non era mai stata ascoltata dagli inquirenti

Ricevuta oggi in commissione bicamerale d’inchiesta Teresa Papasidero, che frequentava la scuola di musica con Emanuela Orlandi: non era mai stata interrogata dagli inquirenti sulla scomparsa dall’amica.
A cura di Beatrice Tominic
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Emanuela Orlandi.
Emanuela Orlandi.
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Teresa Papasidero non era mai stata convocata prima di oggi, giovedì 23 gennaio 2025, a parlare della scomparsa di Emanuela Orlandi, la quindicenne sparita il 22 giugno del 1983 terminate le lezioni nella scuola di musica. Anche lei frequentava le lezioni di canto corale della scuola di musica Ludovico Tommaso Da Victoria che, in quegli anni, era situata nel complesso di Sant'Apollinare. Oggi, invece, si è presentata e ha raccontato davanti ai membri della commissione bicamerale d'inchiesta cosa ricorda del tragico giorno della scomparsa di Emanuela Orlandi, il 22 giugno 1983.

"Non ricordo niente di tutto questo. Non posso ricordarmi i dettagli sono passati 41 anni – ha ribadito spesso Papasidero nel corso della sua audizione – Emanuela neanche la conoscevo".

L'audizione di Teresa Papasidero che con Emanuela Orlandi frequentava canto corale

Chiamata a rispondere dai membri della commissione bicamerale, Papasidero ha spiegato loro che di quel giorno ricorda pochi particolari. Così è stata invitata a chiarire il racconto di Laura Casagrande, un'altra allieva della stessa scuola, fornito ai carabinieri nel corso delle prime indagini. Casagrande, già audita dalla commissione, quando ha scelto di ritrattare le sue dichiarazioni, aveva dichiarata di essere uscita da scuola proprio con Papasidero e di aver percorso la strada di casa insieme.

Il giallo del rientro a casa: "Non ricordo"

"Io non so se sia tornata a casa con lei o con mia madre o da sola – ha spiegato, dicendo di non ricordare nulla di quanto spiegato nel fascicolo – Mi ricordo soltanto di essere stata a lezione di canto corale. E basta. Poi anche con Casagrande ci incontravamo così, eravamo vicine di casa e a volte andavamo a scuola insieme quando l'orario di lezione combaciava. La conoscevo perché mia mamma conosceva la sua, che era una sarta. Per il resto non eravamo molto amiche, non è che uscissimo insieme o facessimo insieme i compiti. Mentre Emanuela non la conoscevo proprio".

"Non conoscevo Emanuela Orlandi"

Sulle dichiarazioni di Casagrande ha ammesso: "Mi stupisce abbia fatto il mio nome perché non conoscevo Emanuela – ha ribadito – Ma se lei dice che quella sera siamo andate a casa insieme sarà vero, ma io non posso dirlo perché non lo ricordo. Anche se trovo strano il fatto di esserci fermate in profumeria, in genere andavamo dritte a casa". Dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi Casagrande ha lasciato la scuola: "Non l'ho più vista".

Poi è tornata a ricordare quella sera. "Per me era una serale come le altre, non ricordo cosa ho fatto – ha raccontato – Anche perché abbiamo saputo della sua scomparsa soltanto dopo".

Emanuela Orlandi a sinistra, a destra don Vergari.
Emanuela Orlandi a sinistra, a destra don Vergari.

La scuola di musica e la basilica di Sant'Apollinare

Nel corso di queste audizioni organizzate dalla commissione bicamerale d'inchiesta, sono stati numerosi gli allievi e le allieve della scuola Ludovico Tommaso Da Victoria ad essere convocati. In quegli anni la scuola si trovava nel complesso di Sant'Apollinare, eppure la direttrice dell'istituto, Suor Dolores, metteva sempre in guardia le sue studentesse: non voleva che si avvicinassero a Don Vergari che, invece, era il rettore della basilica vicina. Lo stesso, già audito dalla commissione, che, quasi dieci anni più tardi, ha autorizzato la sepoltura nei sotterranei della basilica del boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis.

Le audizioni in commissione sul giorno della scomparsa di Emanuela Orlandi

Oltre al monsignore, sono state chiamate a parlare anche alcune amiche di Emanuela Orlandi; Alberto Laurenti, il musicista citato nel diario di Emanuela quando erano compagni di corso e verso il quale la quindicenne nutriva una "simpatia innocente", come dichiarato da lui stesso e, infine, il professore di canto corale della scuola, Monsignor Miserachs, fra gli ultimi a vedere Emanuela in quella tragica giornata.

A sinistra monsignor Miserachs, a destra i manifesti con Emanuela Orlandi.
A sinistra monsignor Miserachs, a destra i manifesti con Emanuela Orlandi.

Oltre a loro, però, anche qualcuno che l'ha vista non appena uscita dalla lezione, mentre saliva in quell'automobile verde scura a pochi passi dal palazzo del Senato. Ad assistere alla scena erano stati in due: da una parte l'agente della polizia locale Alfredo Sambuco, morto anni fa. Dall'altra il poliziotto Bruno Bosco, che ha raccontato nuovamente la sua versione dei fatti anche in commissione. Un eterno ritorno a quella tragica giornata senza che, spesso, non ci siano nuovi elementi per portare gli inquirenti anche soltanto di un passo più vicini alla verità.

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