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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Orlandi-Gregori, barista riconosce Accetti. L’avvocato della sorella di Mirella: “Per noi una sorpresa”

“Un dettaglio inedito quello di Accetti e De Pedis. Ma io lo terrei lontano dalla scomparsa di Mirella Gregori”, questo il commento dell’avvocato della sorella Maria Antonietta dopo l’audizione di Giuseppe Calì, il barista del locale dei De Vito.
A cura di Beatrice Tominic
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Mirella Gregori.
Mirella Gregori.
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"Giuseppe Calì sicuramente è una persona che ha cercato sempre in buona fede di contribuire all'accertamento dei fatti sulla scomparsa di Mirella Gregori. Certo, però, sorprende che dopo quaranta anni parli della presenza di Marco Accetti e De Pedis nel bar della famiglia della migliore amica della giovane, Sonia". Questo il commento a Fanpage.it dell'avvocato Nicodemo Gentile, che assiste la sorella di Mirella, Maria Antonietta Gregori.

Il riferimento è a quanto dichiarato in sede di commissione bicamerale d'inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori da Giuseppe Calì che nel 1983, nell'anno della scomparsa di Mirella Gregori, lavorava come barista nel locale della famiglia della migliore amica della ragazzina, Sonia De Vito che, dopo quella tragica giornata del 7 maggio, ha chiuso i rapporto con i Gregori.

L'audizione di Giuseppe Calì

Quello di Giuseppe Calì è un personaggio importante nella vicenda che riguarda Mirella Gregori. Barista nel locale dei De Vito, frequentato quasi quotidianamente da Mirella e vicino di casa dei Gregori, fu uno degli ultimi a vedere la ragazza scomparsa.

Maria Antonietta Gregori.
Maria Antonietta Gregori.

Dopo una prima audizione nel luglio 2024, la settimana scorsa è stato nuovamente ascoltato dalla commissione bicamerale d'inchiesta. Oltre a ricordare che in quella tragica giornata Mirella era uscita indossando la maglietta di Sonia, dopo essere rimaste una decina di minuti a parlare chiuse nel bagno del locale, però, ha fornito dei dettagli inediti. La deputata Stefania Ascari, del Movimento Cinque Stelle, ha mostrato a Calì una foto di Marco Accetti e lui ha ricordato che frequentava il bar, aperto ogni giorno fino a tarda notte, non troppo distante dalla stazione Termini. Oltre a lui, ha detto, per la prima volta, che pensa di aver visto nel locale anche Enrico De Pedis, il boss della Banda della Magliana conosciuto come Renatino. "Veniva questa persona, sempre vestita bene. Penso che fosse lui", ha spiegato.

L'avvocato Gentile sull'ultima audizione di Calì

"Le sue dichiarazioni hanno sempre creato molta attenzione perché si può dire che è uno degli ultimi soggetti ad aver visto Mirella – continua l'avvocato Gentile – In più adesso, a sorpresa, parla anche di una possibile presenza di Accetti fra gli avventori del bar. E cita anche De Pedis. Sinceramente ho qualche remora e qualche riserva rispetto queste considerazioni che rappresentano un qualcosa di assolutamente inedito e nuovo".

Enrico De Pedis.
Enrico De Pedis.

Quanto rivelato nel corso della ultima audizione, infatti, è un dettaglio totalmente nuovo. "Non aveva mai parlato di questo, lui aveva inizialmente al tempo della della scomparsa della ragazza ha indicato una persona con la carnagione olivastra, si fece anche un identikit. Quindi rispetto a queste indicazioni credo di dovermi esprimere con con con certe riserve – continua a Fanpage.it l'avvocato – Non è da escludere che possa confondere quelle che sono le immagini di quel tempo con quello che poi è stato tutta la cronaca. Quindi utilizzerei queste informazioni con molta con molta cautela".

Marco Accetti ed Emanuela Orlandi.
Marco Accetti ed Emanuela Orlandi.

Accetti e De Pedis: personaggi che ritornano anche nel caso Orlandi

Nell'ultima audizione del barista Giuseppe Calì sono tornati due nomi, quello di Marco Accetti e quello di Enrico De Pedis, che spesso sono stati ascoltati anche in merito al caso di scomparsa di Emanuela Orlandi, al quindicenne cittadina del Vaticano scomparsa poco più di un mese dopo Mirella Gregori. Nel corso della commissione bicamerale d'inchiesta, sebbene fra le varie opinioni ci sia quella di chi pensa che i due casi possano entrambi riassumersi nell'ipotesi del rapimento a scopo sessuale, come il vicepresidente Morassut, per le famiglie delle ragazze scomparse e i loro legali, Nicodemo Gentile per Maria Antonietta Gregori e Laura Sgrò per gli Orlandi, le due scomparse sono totalmente scisse l'una dall'altra.

Roberto Morassut.
Roberto Morassut.

Nella scomparsa di Mirella Gregori i contorni iniziano ad essere sempre più delineati: "Si tratta di una verità quasi a chilometro zero che si muove fra le relazioni più strette della giovane – ribadisce ancora una volta l'avvocato Gentile a Fanpage.it – Crediamo in modo netto sul fatto non ci siano punti di contatto se non creati in modo, diciamo, artificiale per vari scopi che non sono quelli di portare alla verità, ma sono tutti degli artefatti. Sono qualcosa di assolutamente non reale. Anche per questo io terrei molto lontano Accetti e De Pedis dalla vicenda di Mirella Gregori".

I dettagli su quella tragica giornata del 7 maggio 1983

Continuando a parlare delle dichiarazioni di Calì, il legale pone attenzione su una serie di dettagli precisi su quella giornata. "Lui, ad esempio, ha sempre detto di aver visto la ragazza uscire dal bar dopo che ha interloquito a lungo con Sonia e poi prendere la direzione verso destra, verso il monumento ai Bersaglieri – riporta l'avvocato Gentile a Fanpage.it Ha fornito diverse informazioni, dalla direzione all'abbigliamento".

Certamente, però, ci sono dei dettagli che continuano ad avere necessità di essere approfonditi. "Degli orari devono essere rivisti, perché non tornano con quanto riportato, invece, da Fabio De Rosa il fidanzato, oggi marito di Sonia De Vito. In effetti credo sia stato richiamato proprio per questo".

Lo stesso De Rosa, che in alcuni punti avrebbe fornito una dichiarazione talvolta contraddittoria e non coerente, aveva dichiarato di essere arrivato al bar dopo le 15, quando le due ragazze erano già andate via. In realtà Mirella sarebbe uscita di casa più tardi: "In questo caso non è possibile che il De Rosa sia arrivato alle 15:00 e non abbia visto la Mirella – ha ipotizzato l'avvocato – Inoltre De Rosa ha fornito orari diversi alla commissione, molto spostati in avanti rispetto alla scomparsa di Mirella. Ma ormai, dopo quaranta anni, credo che purtroppo non ci sia più possibilità di fare chiarezza perché qualcuno sicuramente confonde".

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