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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Orlandi Gregori, ancora in commissione fidanzato dell’amica di Mirella: “Le sue dichiarazioni false”

Il fidanzato di Sonia De Vito chiamato dalla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi: “Le sue sono dichiarazioni false”.
A cura di Beatrice Tominic
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Prime audizioni di agosto quelle di oggi nella commissione bicamerale d'inchiesta sui casi di scomparsa di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi. Ricevuti nel primo pomeriggio di oggi padre Federico Lombardi, ex direttore della sala stampa vaticana dal 2006 al 2016, quando nella Santa Sede c'era papa Benedetto XVI; il giornalista Claudio Gerino e Massimo De Rosa, fidanzato all'epoca e attuale marito oggi di Sonia De Vito, migliore amica di Mirella Gregori.

È proprio sulle dichiarazioni rilasciate da De Rosa poco meno di un mese fa nel corso di un'altra audizione che si sono soffermati senatori e deputati. L'appuntamento di oggi, però, a differenza del precedente è durato pochi minuti. Ma sono bastati alla commissione per verificare l'attendibilità di quanto dichiarato dall'uomo. "Le dichiarazioni sull'orario di arrivo al bar dei De Vito è stato messo a confronto con l'interrogatorio dell'epoca. E sono false", questo è quanto appurato dalla commissione.

De Rosa e le dichiarazioni false

Un'incoerenza che rischia di aumentare i dubbi nei confronti della coppia. "Si era approcciato a Mirella in maniera esplicita poco prima che sparisse", aveva dichiarato una compagna di scuola della ragazza all'epoca. E, soprattutto, proprio nel corso dell'audizione nella commissione aveva precisato di non essere mai stato interrogato sul caso, se non trenta anni più tardi. Rivelazione che, data la presenza di documenti e verbali dell'epoca, sarebbe anche in questo caso falsa.

Dubbi che alimentano il già difficile ruolo della migliore amica di Mirella Gregori. "Sono certa che sappia qualcosa in più di quello che dice", ha sempre dichiarato Maria Antonietta, la sorella di Mirella, sull'amica Sonia. "Frequentava quotidianamente casa mia. Ma dopo la scomparsa di mia sorella ha preso le distanze".

L'ex direttore della sala stampa vaticana: "Calunnie, Wojtyla si impegnò personalmente"

Per quanto riguarda, invece, il caso Orlandi, è stato chiamato a Palazzo Macuto l'ex direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede durante il papato di Benedetto XVI, da 2006 al 2016.

"Non posso accettare che si dica che c'è un intenzionale occultamento delle informazioni da parte del Vaticano, mi sembra una cosa che al limite è anche calunniosa", ha detto nel suo intervento, prima di passare a prendere le difese di papa Giovanni Paolo II. "Papa Wojtyla è intervenuto otto volte in pubblico in favore di Emanuela Orlandi – ha spiegato per avvalorare il suo discorso – Lo ha ha fatto per ricordare la situazione, invitando a pregare e rivolgendosi a chi fosse responsabile".

Secondo padre Lombardi, Giovanni Paolo II avrebbe dimostrato tutto il suo impegno, "il suo coinvolgimento diretto" e "il coinvolgimento dei suoi collaboratori" con le azioni nei confronti della famiglia Orlandi. "In Vaticano c'era una vera volontà di collaborare", ha poi concluso.

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