Operato d’urgenza al cervello nel reparto appena inaugurato a Frosinone: i nuovi macchinari lo salvano
Una storia a lieto fine all'ospedale Spaziani di Frosinone dove, nella giornata di ieri, lunedì 16 dicembre, è stato inaugurato il nuovo reparto di radiologia interventistica. È proprio nella struttura sanitaria che, fra tagli di nastri e festeggiamenti per il nuovo inizio, è arrivato un uomo di 76 anni in condizioni critiche per un deficit neurologico. Accolto al pronto soccorso, è stato immediatamente sottoposto alle visite di cui aveva bisogno ed è stato operato d'urgenza.
L'arrivo al pronto soccorso d'urgenza
L'ospedale era in festa quando è arrivato l'anziano paziente al pronto soccorso. Si tratta di un settantaseienne giunto nella struttura sanitaria per un grave deficit neurologico a causa di un trombo che occludeva un importante vaso cerebrale. L'uomo è arrivato proprio mentre si stava svolgendo la cerimonia inaugurale nel reparto di radiologia interventistica. Lo stesso in cui, poco dopo, sarebbe stato operato l'anziano.
L'operazione d'emergenza allo Spaziani di Frosinone
Arrivato al pronto soccorso, è stato immediatamente accolto dai medici che, visto lo stato grave in cui si trovava, hanno effettuato la diagnosi e lo hanno sottoposto subito all'operazione, come riportato dall'edizione locale de Il Messaggero. Una volta entrato nella struttura sanitaria, nei primi 29 minuti dall'arrivo è stato sottoposto a procedura di trombolisi e nei 59 successivi, invece, è stato portato nel reparto di radiologia interventistica.
È lì che è stato sottoposto alla procedura di trombectomia meccanica dal medico radiologo interventista, il dottor Andrea Wlderk, che gli ha rimosso il grosso trombo nell'arteria cerebrale posteriore di destra. Tutto questo ha consentito all'anziano di essere ricoverato nella terapia sub-intensiva dell'UTN, di stabilizzarsi e recuperare completamente il deficit neurologico in appena due ore.
"La presenza del nuovo macchinario permette di trattare a 360 gradi l'ictus ischemico acuto e di ridurre notevolmente i tempi di sofferenza cerebrale legata all'occlusione di un grosso vaso intracranico con tempi di recupero nettamente migliori", fanno sapere dalla Asl.