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Operaio muore schiacciato da un macchinario nel cantiere di un palazzo vicino a via Veneto

Ennesimo incidente sul lavoro, stavolta la vittima è Vincenzo Torella, un operaio che è rimasto schiacciato da un macchinario nel cantiere di un palazzo in via Ludovisi vicino a via Vittorio Veneto a Roma.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Un operaio è morto schiacciato da un macchinario nel cantiere di un palazzo in via Ludovisi a Roma. Si tratta dell'ennesimo incidente sul lavoro con esito mortale ed è avvenuto la mattina presto di oggi, lunedì 20 novembre, nei pressi della centralissima via Vittorio Veneto. La vittima è Vincenzo Torella, sessant'anni. A dare l'allarme sono stati i colleghi, che hanno chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112 e chiesto l'intervento urgente di un'ambulanza per un uomo le cui condizioni di salute sembravano disperate. Sul posto arrivata la segnalazione è giunto il personale sanitario, ma non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. I paramedici hanno tentato di rianimarlo, purtroppo senza esito.

Indagini in corso su dinamica e cause

Presenti sul luogo dell'incidente l'Ispettorato del Lavoro e i carabinieri della stazione Roma via Vittorio Veneto e della compagnia Roma Centro, che hanno svolto gli accertamenti del caso, stanno ricostruendo la dinamica dell'accaduto e ascoltando alcune persone sui fatti. Da verificare se l'operaio fosse messo nelle condizioni di lavorare in sicurezza, per capire se l'accaduto si sarebbe potuto evitare agendo diversamente e prendendo le giste precauzioni o se si sia trattato di una tragedia impevedibile.

"Morto schiacciato da una trivella. Così, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe perso la vita un operaio in pieno centro a Roma, tra via Cadore e via Ludovisi, mentre scaricava il macchinario dal camion. Ancora un edile con più di sessant'anni anni ha perso la vita. È la 69° vittima sul lavoro nel Lazio da gennaio 2023 – commenta Benedetto Truppa, Segretario Generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio – Una strage che non si ferma nonostante gli avanzamenti normativi e i protocolli, perché a mancare sono gli investimenti per garantire la salute e la sicurezza di chi lavora.

Il nostro è un paese in cui gli ispettori del lavoro, ridotti all’osso, in tanti casi devono usare la propria auto per fare i controlli, altrimenti non possono fare le ispezione. Servono risorse per potenziare le attività ispettive e preventive ed anche la formazione, il Governo invece è intenzionato a ridurre le ore di formazione per gli edili e rende più difficile andare in pensione, costringendo a far continuare a lavorare proprio chi con più frequenza resta infortunato. Così l’obiettivo zero infortuni sul lavoro si allontana sempre più".

Venti giorni fa un operaio schiacciato da un albero che stava potando

Il precedente incidente solo qualche settimana fa il 30 ottobre scorso quando un operaio di cinquantacinque anni è morto sul lavoro dopo che un albero che stava potando gli è crollato addosso in un parcheggio privato in via Nettunense all'altezza del civico 492 nel quartiere Cecchina a Roma.

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