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Operai morti a Roma: lutto cittadino per i funerali di Paolo, morto a 29 anni in un cantiere

Il campo sportivo di Canale Monterano ospiterà amici, parenti, conoscenti e tutta la comunità, una grande famiglia, per l’ultimo saluto a Paolo Pasquali, il ventinovenne morto sul lavoro quattro giorni fa in un cantiere edile di Roma. Sabato 25 luglio lutto cittadino e bandiere a mezz’asta in paese.
A cura di Alessia Rabbai
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Paolo Pasquali
Paolo Pasquali

Lutto cittadino e bandiere a mezz'asta a Canale Monterano per i funerali di Paolo Pasquali, il ventinovenne morto in un incidente sul lavoro lo scorso 20 luglio, mentre prestava servizio in un cantiere edile di piazza Lodovico Cerva a Roma. La Procura di Roma che indaga per omicidio colposo ha rilasciato la salma e concesso il permesso per la sepoltura. A comunicarlo il Comune di Canale Monterano. Le esequie saranno celebrate nel pomeriggio di domani, sabato 25 luglio, a partire dalle ore 19. Data l'ampia partecipazione che si prevede all'appuntamento per l'addio a Paolo, le celebrazioni avverranno all'interno del campo sportivo comunale C.D'Aiuto, in località Fontana, ciò per dare la possibilità di accedervi nel rispetto del distanziamento sociale a seguito dell'emergenza coronavirus. All'ingresso del campo sportivo è prevista la misurazione della temperatura corporea ed è vietato entrare alle persone con febbre, tosse o sottoposte a quarantena. La mascherina è obbligatoria per tutti i partecipanti alla funzione religiosa. La comunità di Canale, una grande famiglia, è scossa per l'accaduto, e si è stretta intorno al dolore dei parenti. In tantissimi tra amici, famigliari e conoscenti per l'ultimo saluto.

Paolo Pasquali è morto in un incidente sul lavoro

Paolo Pasquali è una delle due vittime dell'incidente sul lavoro che si è verificato in un cantiere edile in zona Vigna Murata a Roma, dove a perdere la vita è stato anche un suo collega, Stefano Fallone, cinquantatré anni, di Cesano. Entrambi sono deceduti precipitando al suolo, dopo un volo rovinoso di circa venti metri. Inutile ogni tentativo di soccorso. Secondo quanto ricostruito finora, entrambi avrebbero indossato l'imbracatura, ma probabilmente non era chiusa correttamente, non essendo forse allacciata al salvavita. Fillea-Cgil intervenuta sul luogo della tragedia ha spiegato che: "Il lavoratore può anche commettere un errore, ma dev'esserci sempre qualcuno che sovrintende, un preposto o capo cantiere della ditta".

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