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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Willy, padre di un ragazzo ferito: “Rissa durata 20 secondi, nessuno riusciva a fermarli”

Sarebbe durato solo pochi secondi il pestaggio a piazza Oberdan, davanti il locale ‘Due di Picche’, che ha causato la morte del 21enne Willy Monteiro Duarte. Lo ha dichiarato in un’intervista il padre di uno dei ragazzi feriti nella rissa. “Hanno iniziato a picchiare chiunque passasse di lì. L’aggressione non è durata 20 minuti, ma pochi secondi. Nessuno riusciva a fermarli”.
A cura di Natascia Grbic
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"I fratelli Bianchi erano lì solo per picchiare. Non è stata una rissa, ma un'aggressione. Sono stati 20 secondi di violenza inaudita". A ‘The Breakfast Club' su Radio Capital è intervenuto Vincenzo, il padre di uno dei ragazzi feriti nel pestaggio che ha causato la morte di Willy Monteiro Duarte. Suo figlio, che è voluto rimanere anonimo, è riuscito a salvarsi nascondendosi dietro una macchina. "Quella sera Willy, mio figlio e i suoi amici sono andati in un locale dopo il lavoro – spiega l'uomo – Willy ha visto un suo compagno di scuola coinvolto in una rissa e ha avuto la bontà di dirgli di lasciar perdere. Poi qualcuno ha chiamato i fratelli Bianchi e hanno iniziato a picchiare chiunque passasse di lì. L'aggressione non è durata 20 minuti, ma pochi secondi. Nessuno riusciva a fermarli". Il ragazzo è morto poco dopo l'arrivo dell'ambulanza. "Willy era quello della compagnia che prendeva sempre la macchina perché non beveva mai – conclude Vincenzo – Era il ragazzo che tutti vorrebbero come figlio".

Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli sono stati arrestati in flagranza di reato subito dopo la morte di Willy. A condurre le indagini, i carabinieri della Compagnia di Colleferro, che hanno subito sospettato si stessero dirigendo ad Artena. Secondo i racconti di molti testimoni e residenti della zona, i ragazzi sono noti per il temperamento violento e per la facilità di scatenare risse alla minima occasione. "Bastava uno sguardo o un commento su Facebook per scatenare la loro ira", ha spiegato a Fanpage.it un amico di Willy e frequentatore della palestra di MMA dove si allenavano i fratelli Bianchi.

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"Loro (gli arrestati N.d.R.) sono molto conosciuti in strada per le prepotenze che fanno – ha spiegato il ragazzo – Le persone cercano di evitare il contatto con loro per diversi episodi di violenza successi in passato. Trovano sempre il modo di attaccare in 5 contro 1, 4 contro 1, 10 contro 1. L'hanno fatto anche con me e i miei amici. Qualche mese fa in un locale di Colleferro hanno spaccato la faccia a un ragazzo, gli hanno dovuto mettere 20 punti. Il modus operandi è sempre lo stesso: il piccolo del gruppo va a rompere le palle a qualcuno, poi quando la situazione si surriscalda va a chiamare i grossi". Secondo quanto raccontato dal ragazzo, i quattro arrestati non erano gli unici ad agire in questo modo. "Hanno preso loro ma è tutta la comitiva che si comporta così".

Il fratello dei due lottatori di MMA, Alessandro Bianchi, è convinto nell'innocenza dei due giovani, ora in carcere a Rebibbia. Intervistato da Fanpage.it ha chiamato in causa le responsabilità di Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, i due giovani da cui sarebbe partita la rissa. "Quando sono arrivati hanno visto venti persone contro Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. Ho saputo che Belleggia prima ha dato una gessata in testa a un ragazzo e l'ha fatto cascare per le scale, quell'altro ha preso a schiaffi dei ragazzi. Sono stati loro a far partire la rissa, i miei fratelli nemmeno erano nel locale, sono solo andati a prenderli. Tanto che quando sono arrivati i carabinieri stavano uscendo a piedi dalla piazza davanti al locale e si sono incrociati. Nessuno parla di Pincarelli o Belleggia, devono ammettere che tutto è cominciato da loro".

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