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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Willy, il turno delle difese. Legale Belleggia: “Fa volontariato, non è amico dei Bianchi”

È cominciato il processo per l’omicidio per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Oggi è la volta delle difese dei fratelli Bianchi, di Mario Pincarelli e Francesco Belleggia.
A cura di Natascia Grbic
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È appena cominciata la penultima udienza del processo per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte. In aula i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Oggi è il turno delle difese, che presenteranno la loro arringa prima della sentenza di primo grado, prevista per il 26 maggio. Ha cominciato Loredana Mazzenga, avvocata di Mario Pincarelli, chiedendo di "cercare veri colpevoli e non capri espiatori". "Ho sentito chiedere pene esemplari invece che pene giuste. Ho sentito chiamate gli imputati assassini senza ancora nessuna condanna. Questa corte dovrà avere il coraggio di assolvere chi non ha avuto nulla a che fare con questo omicidio. Sono convinta che il mio assistito Mario Pincarelli, debba essere assolto. A suo carico non ci sono prove al di là di ogni ragionevole dubbio per formulare una sua condanna. Neanche gli altri imputati accusano Pincarelli, ma solo un esiguo numero di testimoni punta il dito contro di lui".

Legale Belleggia: "Un bravo ragazzo che fa volontariato"

Dopo Loredana Mazzenga è il turno di Vito Perugini, l'avvocato di Francesco Belleggia, l'unico dei quattro imputati per l'omicidio di Willy ad aver avuto gli arresti domiciliari. "La stampa ha parlato di una banda, un branco ma il processo ha poi smentito questa rappresentazione – le parole del legale – Il rapporto con i Bianchi non andava oltre una semplice conoscenza. Francesco Belleggia non ha nessun tipo di precedenti penali, nessuna segnalazione di polizia giudiziaria, ed è un volontario in favore delle persone disabili. Quando viene ripetuta questa pseudo informazione la percezione sostituisce il pensiero razionale e questo aspetto si riflette sulle parole dei testimoni". Vito Perugini ha poi rimarcato il fatto che Belleggia ha "deciso di dire la verità fin da subito, e quella verità non verrà mai cambiata e si sottoporrà a tutti gli interrogatori per precisare ancora di più quello detto all'inizio".

Il pm: "Mosse Mma dei fratelli Bianchi per annientare vittime"

I pubblici ministero della procura di Velletri hanno chiesto l'ergastolo per Marco e Gabriele Bianchi, e ventiquattro anni di reclusione per Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Secondo il pm, proprio i fratelli Bianchi – esperti di arti marziali – avrebbero usato le mosse di Mma per ‘annientare' le loro vittime e affermare il loro potere. Per l'accusa è Belleggia che ha colpito per primo Willy con un calcio al volto, ma sono i fratelli Bianchi ad averlo picchiato. Gabriele Bianchi avrebbe colpito il giovane con un calcio al torace, uno dei colpi che si sono rivelati mortali.

"Imputati non pentiti, i cittadini avevano paura di loro"

"Negli imputati non si è mai riscontrato alcun segno di resipiscenza ma anzi scaricabarile – ha dichiarato l'avvocato Massimo Ferrandino, parte civile per il comune di Artena – E poi il travestimento di uno degli imputati (cioè Belleggia ndr), a dispetto della foto segnaletica. Uno scolaretto in giacca, cravatta e occhialini: uno che invece ha contribuito in modo determinante alla morte di Willy. Si è parlato del branco di Artena, della città della violenza. Parliamo dei titoli di quotidiani anche importanti, mentre in realtà i cittadini hanno timore di queste persone".

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