Omicidio Willy Monteiro: una foto incastra i fratelli Bianchi in auto dopo l’aggressione
Una foto incastra i fratelli Marco e Gabriele Bianchi dopo l'aggressione in cui è stato ucciso massacrato di botte Willy Monteiro Duarte. L'immagine, duna delle due riportate in esclusiva da La Repubblica, immortalata con uno smartphone, li ritrae a bordo del Suv Audi Q7 intestato alla cognata, la compagna di Alessandro Bianchi. I due la stessa notte in cui è morto il ventunenne hanno poi raggiunto Artena. Grazie all'immagine arrivata nelle mani dei carabinieri i militari dopo aver letto la targa sono riusciti ad identificare il titolare e a risalire a chi la stava utilizzando al momento in cui sono accaduti i drammatici fatti che hanno scosso Colleferro e l'Italia intera.
Si cercano tracce di sangue nell'auto dei fratelli Bianchi
I carabinieri coordinati dalla Procura di Velletri stanno lavorando per svolgere accertamenti sul Suv Audi utilizzato dai fratelli Bianchi la notte in cui è stato ucciso Willy. Gli investigatori cercano tracce di sangue riconducibili al ventunenne, che possano essere utilizzate come prove. Ciò che si cerca inoltre sono eventuali tracce biologiche di un rapporto sessuale che possano avvalorare la versione dei fatti fornita da Marco e Gabriele, ossia che entrambi insieme a un altro ragazzo con tre ragazze davanti al cimitero in un momento di intimità, quando hanno ricevuto una telefonata e sono intervenuti nell'aggressione in via Oberdan a Colleferro.
I quattro arrestati indagati per omicidio volontario
Il capo d'imputazione nei confronti dei quattro ragazzi accusati della morte di Willy Monteiro è passato da omicidio preterintenzionale a volontario, con l'aggravante per futili motivi. Marco e Gabiele Bianchi e Mario Pincarelli in carcere a Rebibbia e Francesco Belleggia ai domiciliari rischiano la pena più alta. La decisione della Procura è arrivata dopo risultati dell'autopsia che parlano di un politrauma che ha causato l'arresto cardiaco e dopo le testimonianze dei ragazzi presenti al pestaggio, che hanno parlato di “spasmi, tipo convulsioni” dopo il calcio che lo ha fatto cadere. Altri giovani hanno detto che gli indagati sono saltati diverse volte sul corpo del ventunenne dopo averlo buttato per terra.