Omicidio Willy Monteiro, testimoni amici dei Bianchi intercettati: “Ci siamo messi d’accordo”
Omar Shabani e Michele Cerquozzi, due testimoni chiave dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte intercettati avrebbero detto "i carabinieri sanno tutto, sanno cosa abbiamo fatto e che ci siamo messi d’accordo". Entrambi facenti parte della comitiva dei fratelli di Artena, sarebbero stati mandati avanti fin da subito dalla famiglia Bianchi a testimoniare, riportando la loro versione dei fatti della tragica notte in cui il ventunenne di Paliano ha perso la vista a seguito di un pestaggio al centro di Colleferro. Le intercettazioni dei militari risalgono a due settimane dalla scomparsa del giovane avvenuta il 6 settembre del 2020. La frase riportata da Il Corriere della Sera inizialmente non era chiara. Valorizzata da una nuova consulenza depositata agli atti del processo, ora potrebbe mettere in discussione la veridicità di quanto dichiarato dai due testimoni rispetto agli altri e determinare un passaggio chiave.
Le dichiarazioni di Shabani e Cerquozzi non coincidono con quelle degli altri testimoni
Le dichiarazioni di Shabani e Cerquozzi in merito a quanto accaduto la notte del pestaggio non coincidono con quelle rilasciate da altri testimoni. In particolare secondo i primi due i veri colpevoli dell’omicidio di Willy sarebbero i due imputati Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. I fratelli Bianchi hanno infatti dichiarato di aver avuto un ruolo marginale nell'aggressione. Di contro la maggior parte dei testimoni ha spiegato di aver visto Gabriele sferrare a Willy il primo calcio al torace di Willy e Marco i colpi mentre il ventunenne era a terra.
L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro
Per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte ucciso di botte per aver difeso un amico, sono imputati i fratelli Mario e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli in carcere e Francesco Belleggia ai domiciliari, tutti sotto ai trent'anni. Come emerso dall'autopsia sulla salma svolta dal medico legale ad uccidere Willy è stato un calcio frontale e un colpo alla gola, che sarebbero risultati fatali perché a infliggreli sarebbero state mani esperte. La difesa dei Bianchi di contro nella consulenza di parte è convinta che ad uccidere Willy sarebbe stato un calcio alle spalle.