Omicidio Willy Monteiro, Marco Bianchi condannato all’ergastolo, 28 anni per Gabriele: il verdetto dell’appello Bis

Ergastolo è la condanna che i giudici della Corte d'Appello hanno stabilito per Marco Bianchi, mentre il fratello Gabriele Bianchi è stato condannato a 28 anni di carcere, riconoscendo solo a quest'ultimo le attenuanti generiche. I due fratelli di Artena sono imputati per omicidio volontario nel processo per la morte di Willy Monteiro Duarte. La sentenza d'Appello bis arriva oggi e accoglie solo per Mario Bianchi la richiesta del massimo della pena avanzata dalla Procura della Repubblica. Entro novanta giorni verrà depositata la motivazione.
I fratelli Bianchi condannati in Appello bis: attenuanti solo per Gabriele
Il procuratore generale aveva chiesto per entrambi i fratelli Bianchi la condanna all'ergastolo e la non concessione delle attenuanti generiche, ricordando che la "morte di Willy è un evento indecente, sia nelle modalità in cui è avvenuta sia per i motivi". Per il procuratore infatti nel primo processo d'Appello i fratelli Bianchi "si sono salvati solo per errore dei giudici". I giudici hanno riconosciuto le attenuanti solo a Gabriele Bianchi.
Il processo sull'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro
La sentenza di oggi si inserisce nel nuovo processo di secondo grado disposto dalla Suprema Corte di Cassazione. La decisione dei giudici riguardava il riconoscimento delle attenuanti per i Bianchi, mentre la responsabiltà penale per l'omicidio è passata in giudicato. Nel primo processo d'appello i fratelli Bianchi sono stati condannati a 24 anni di reclusione, mentre sono state concesse loro le attenuanti generiche appunto, riconoscendo sulla violenza il "dolo eventuale".
Condannati in via definitiva Pincarelli e Belleggia
Per quanto riguarda invece gli altri due imputati per l'omicidio di Willy Monteiro Francesco Belleggia è stato condannato in via definitiva a 23 anni di carcere, mentre Mario Pincarelli a 21 anni. Nel primo processo d'appello i fratelli Bianchi sono stati condannati a 24 anni di reclusione. Tutti e quattro gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli della morte di Willy Monteiro Duarte, il ventunenne capoverdiano che sognava di fare il cuoco e che è stato massacrato di botte il 6 settembre del 2020 nel centro di Colleferro, in provincia di Roma.