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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

Omicidio Willy, la Cassazione: “Bianchi picchiatori, su concessione attenuanti motivazioni insufficienti”

Nelle motivazioni della sentenza della Cassazione, che ha disposto l’Appello bis le attenuanti nei confronti di Marco e Gabriele Bianchi sono carenti. I due fratelli imputati per l’omicidio di Willy Monteiro rischiano di nuovo l’ergastolo.
A cura di Alessia Rabbai
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Le attenuanti concesse ai fratelli Bianchi per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte sono carenti. Così come la decisione di far cadere l'ergastolo. È quanto scrivono i giudici della Suprema Corte di Cassazione nelle motivazioni, che hanno respinto la sentenza della Corte d'Assise d'appello di Roma. Il 9 aprile scorso gli ermellini hanno infatti disposto un Appello bis nel processo rispetto alle attenuanti generiche per i due fratelli di Artena, imputati per il delitto di Colleferro.

Per la Cassazione le attenuanti sono insufficienti

La decisione della Corte d'Assise d'appello di Roma di concedere le attenuanti generiche ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi, per i giudici della Cassazione come si legge nelle motivazioni che Fanpage.it ha letto, è basata su una "analisi monca", viziata da una "contraddittorietà interna". Una considerazione che non basterebbe dunque per gli ermellini a ribaltare la decisione dei giudici del tribunale di Velletri di condannare i Bianchi all'ergastolo. I giudici di primo grado hanno infatti negato le attenuanti generiche, considerando l'efferatezza del delitto.

La Corte d'Assise d'Appello nell'esprimere la sentenza ha invece considerato che i Bianchi hanno agito con "dolo eventuale", dunque senza "l'intenzione" di uccidere. Una considerazione che tuttavia i giudici della Cassazione non hanno ritenuto sufficiente per fare cadere l'ergastolo, dunque Marco e Gabriele Bianchi dovranno affrontare un processo di Appello bis che tenga in cosiderazione tutti questi aspetti e rischiare ancora il carcere a vita. Per la Cassazione i giudici d'Appello avrebbero invece dovuto tener presente le "micidiali modalità" dell'omicidio.

I fratelli Bianchi condannati in primo grado all'ergastolo

Oltre a Marco e Gabriele Bianchi ad essere finiti a processo per l'omicidio volontario del ventunenne sono anche Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati all'ergastolo in primo grado e in appello a ventiquattro anni di carcere. Belleggia e Pincarelli sono stati invece già stati condannati in via definitiva rispettivamente a ventitré e ventuno anni di carcere. Con il rinvio a giudizio della Cassazione ora i fratelli Bianchi rischiano di nuovo la condanna al carcere a vita. I fratelli Bianchi, sostengono i pm, che hanno chiesto il rivio a nuovo processo "erano consapevoli delle conseguenze dei loro colpi, estremamente violenti, inferti con tecniche di lotta Mma contro punti vitali, su un corpo particolarmente esile come quello di Willy".

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