Omicidio Willy, il padre dei fratelli Bianchi minaccia e prende a pugni un giornalista Rai
La troupe della trasmissione Rai ‘La vita in diretta' è stata aggredita dal padre dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, attualmente in carcere con l'accusa di omicidio volontario per la morte di Willy Monteiro Duarte. La giornalista e il cameramen erano andati davanti la villa della famiglia Bianchi per chiedere spiegazioni alla madre dei ragazzi riguardo la frase pronunciata nei colloqui in carcere circa un anno fa. "Lo hanno messo in prima pagina manco fosse morta la regina", ha dichiarato. La donna prima ha insultato e minacciato i giornalisti, poi è uscito il padre, scagliandosi contro l'operatore, che è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso ed è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. In sottofondo, si sente lo zio dei Bianchi suggerire di scagliargli contro i cani.
Le intercettazioni in carcere dei fratelli Bianchi
Nei giorni scorsi sono trapelate le intercettazioni in carcere dei colloqui fatti da Marco Bianchi, Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli con i propri familiari. Si tratta di parole pronunciate circa un anno fa, pochi giorni dopo l'omicidio, e che mostrano come per loro la vita nel penitenziario non sia esattamente facile, tra minacce di morte e insulti. In uno di questi colloqui, la madre dice a Gabriele Bianchi: "È una cosa figlio mio che hanno messo in prima pagina, manco fosse morta la regina". Parole riferite a Willy Monteiro Duarte che hanno fatto indignare moltissimo data la morte atroce del 21enne di Paliano. Tutti e quattro gli imputati sono accusati di omicidio volontario: la sentenza è attesa per l'inizio del 2022, rischiano l'ergastolo.
La vita in carcere degli imputati per l'omicidio di Willy
"Ci sputano nel piatto, ci chiamano infami. Una volta mi hanno messo un chiodo dentro il dentifricio. Ci stanno i bravi e ci stanno quelli non bravi, le merde", diceva in carcere al fratello Marco Bianchi durante un colloquio. Anche Mario Pincarelli, parlando con il padre, racconta di essere stato fatto oggetto degli insulti e delle aggressioni di alcuni detenuti e di aver pensato, anche se solo per un giorno, di poter arrivare a togliersi la vita. Parole pronunciate ormai un anno fa. Raggiunto da Fanpage.it il legale dei fratelli Bianchi, Massimiliano Pica, non conferma che i loro assistiti siano oggetto di minacce. "Assolutamente no, non mi risultano violenze o minacce nei confronti dei miei assistiti. Non posso comprovare quanto riportato dai giornali, quello che viene scritto non mi risulta. Vado a trovarli tutte le settimane se si fossero sentiti in pericolo me l'avrebbero detto".