Omicidio Willy, ergastolo per i Bianchi. La famiglia: “Agli assassini non abbiamo nulla da dire”
"È stata una giornata liberatoria, ce l'aspettavamo. Ci abbiamo creduto fino alla fine, sapevamo ci sarebbe stata giustizia, almeno per il momento". È soddisfatta della sentenza Maria Gomez, la cugina di Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro la notte del 6 settembre. I fratelli Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati all'ergastolo, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli rispettivamente a ventitré e ventuno anni di reclusione.
La sentenza in aula è stata accolta dagli applausi degli amici e della famiglia di Willy, mentre i fratelli Bianchi sono stati portati via dall'aula tra le urla e le imprecazioni non appena i giudici hanno letto il verdetto. "Non abbiamo nulla da dirgli – commentano gli zii in aula – Niente ci ridà Willy, ma qualcosa l'abbiamo ottenuta. La pena però deve rimanere".
"Candidare Willy al Nobel per la pace"
"Voglio che rimanga e sia ricordata la dignità della madre e della famiglia, la compostezza con cui hanno affrontato questa storia – aggiunge la cugina di Willy – Spero che l'Italia onori Willy candidandolo al premio Nobel per la pace: quando uno difende la giustizia, deve essere ricordato. Era un ragazzo sereno e tranquillo, pensava che i suoi sogni si avverassero, e invece tutto si è interrotto senza preavviso. La madre? Ora vuole restare da sola, e questo va rispettato".
Gli amici: "Tiriamo un sospiro di sollievo"
Alla lettura della sentenza erano presenti tutti gli amici di Willy. "Siamo soddisfatti, per una volta l'Italia ha fatto giustizia. Non è finita qui, ma dopo due anni possiamo tirare un sospiro di sollievo". Presenti anche i ragazzi che erano in piazza Oberdan la sera dell'omicidio.
"Nessuno è riuscito a intervenire perché l'aggressione è durata trenta secondi, ed è stata talmente brutale che lì per lì ci siamo bloccati, ghiacciati. Nello stesso momento in cui abbiamo capito era già finito tutto. L'immagine che vedrò per sempre è quella macchina che arriva a forte velocità e loro che scendono".
C'era grande attesa per la sentenza di primo grado dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte. Tutta l'Italia ha seguito la vicenda col fiato sospeso, e in molti hanno chiesto la pena dell'ergastolo per i suoi assassini. Soddisfatti i legali della famiglia della vittima, mentre Massimiliano Pica, legale dei Bianchi, ha annunciato il ricorso in appello. "È stato un processo mediatico. Va contro tutti i principi logici. Leggeremo le motivazioni e poi faremo appello. Siamo senza parole", ha dichiarato il legale.