Omicidio Willy, altri guai per i Bianchi, Belleggia e Pincarelli: accusati del pestaggio di un ragazzo
La Procura di Velletri ha aperto un fascicolo autonomo nei confronti di Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia per aver picchiato Samuele Cenciarelli, l'amico che la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 si trovava con Willy Monteiro Duarte. Secondo quanto riportato da la Repubblica, un avviso di garanzia è stato recapitato nelle carceri di Viterbo, Rebibbia e Civitavecchia nei confronti dei primi tre ragazzi, e a casa per Belleggia, l'unico ai domiciliari.
"Mentre stavamo andando verso la macchina qualcuno ha sferrato un calcio con la pianta del piede a Willy e un calcio a me. Sul posto erano arrivate altre due persone, i fratelli Bianchi – le parole di Samuele Cenciarelli in aula durante il processo – Non sono in grado di dire chi ci ha preso a calci. Mi sono buttato su Willy, per difenderlo ma sono stato colpito con un calcio all'altezza della gola. Poi, mentre ero a terra, ho visto sferrare calci e pugni a Willy. A picchiarlo sono stati tutti e quattro. Ogni volta che provava a rialzarsi lo gettavano a terra. Ho cercato di spiegare che noi con quella storia non c'entravano nulla ma uno dei fratelli Bianchi mi ha dato un pugno in faccia. L'aggressione è durata 30 secondi. Mi ricordo che lo calpestavano con una ferocia inaudita. Mi ricordo che Belleggia aveva un braccio ingessato, Pincarelli aveva una camicia bianca e svariati tatuaggi, uno dei fratelli Bianchi aveva una polo verde e altro un tatuaggio sul collo. Quello che mi ha picchiato è quello un po' più basso".
In primo grado i fratelli Marco e Gabriele Bianchi sono stati condannati all'ergastolo, Mario Pincarelli a ventuno anni di reclusione e Francesco Belleggia a ventitré anni. Il processo di appello si celebrerà il prossimo 28 marzo.