Omicidio Thomas Bricca, si cerca l’arma del delitto nel lago di Canterno
La pistola che ha sparato il colpo fatale che ha raggiunto Thomas Bricca ad Alatri nella sera dello scorso 30 gennaio potrebbe essere stata gettata nel lago di Canterno, a poco più di dieci chilometri dal luogo degli spari. Sarebbe questa è l'ipotesi raggiunta dagli inquirenti dopo mesi e mesi di ricerche dell'arma che ha raggiunto con un colpo alla nuca il diciottenne. L'hanno cercata in casa di Mattia e Roberto Toson, le due persone accusate di aver sparato e ucciso Thomas. Ma anche nei magazzini e nei boschi vicini.
Così una squadra del nucleo dei carabinieri subacquei sarebbe arrivata dalla Capitale per cercare l'arma in fondo al lago anche se, come scrive il Corriere della Sera, ufficialmente si tratterebbe di un'esercitazione. A rotazione i militari si tufferebbero nelle acqua profonde andando in perlustrazione nella speranza di trovare la pistola. Le ricerche continueranno anche nella giornata di domani e dopodomani.
La ricerca di prove
Secondo quanto riporta la testata, la Procura di Frosinone sarebbe alla ricerca di ulteriori prove a carico di Roberto e Mattia Toson, rispettivamente di 48 e 22 anni. I due, padre e figlio, si trovano in carcere a Civitavecchia, accusati dell'omicidio del ragazzo. La pistola usata per sparare a Thomas potrebbe trovarsi, secondo quanto rivelato con una notizia confidenziale, proprio nel lago.
Ad avvalorare l'ipotesi di disfarsi dell'arma nel lago di Canterno la conoscenza del luogo da parte dei Toson e la vicinanza con Alatri: con un motorino come quello dalla cui sella è partito il colpo che ha raggiunto Thomas, si potrebbe raggiungere il lago in cinque minuti.