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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

Omicidio Serena Mollicone, lo striscione contro i giudici: “Lasciate ogni speranza voi che entrate”

Davanti il Tribunale di Cassino è apparso uno striscione contro la decisione dei giudici di assolvere la famiglia Mottola per l’omicidio di Serena Mollicone.
A cura di Natascia Grbic
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"Dal 15/7/22 lasciate ogni speranza di giustizia voi che entrate. Vergogna". Questa la scritta sullo striscione apparso questa notte davanti il Tribunale di Cassino, dove lo scorso 15 luglio è stata emessa la sentenza di primo grado del processo per l'omicidio di Serena Mollicone.

La scritta è riferita ovviamente alla sentenza di assoluzione nei confronti dell’ex maresciallo Franco Mottola, la moglie Annamaria, il figlio Marco e i carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano. Tutta la famiglia Mottola era accusata di aver ucciso la ragazzae occultato il cadavere nel boschetto di Fonte Cupa. Per i giudici però, le prove raccolte dalla procura non erano sufficienti per emettere una condanna.

I carabinieri hanno rimosso lo striscione e inviato un'informativa in procura. I militari stanno indagando per risalire all'identità di chi ha effettuato questo gesto, arrivato dopo giorni di tensione per la sentenza di assoluzione nei confronti della famiglia Mottola. La procura sta indagando anche per identificare gli autori dell'aggressione avvenuta nei confronti degli imputati all'esterno del tribunale. Al vaglio le telecamere di sorveglianza, che hanno ripreso gli attimi concitati in cui c'è stato un tentativo di linciaggio della famiglia Mottola da parte degli abitanti di Arce.

"Denuncio pubblicamente tutte le persone che ieri sera, dopo la giustissima sentenza di assoluzione, hanno aggredito verbalmente, fisicamente e psicologicamente la famiglia Mottola, tanto che sono intervenute le forze dell'ordine", ha dichiarato il consulente della difesa Carmelo Lavorino. 

"Mi auguro che nel frattempo la Procura di Cassino, già al corrente dell'accaduto, stia acquisendo i filmati e le fotografie per agire. Ulteriore esempio del clima di intolleranza, di minaccia e di violenza creato ad arte che denunciamo sono gli insulti, le offese e le intimidazioni rivolte ai giudici togati e popolari".

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