Omicidio Serena Mollicone, colpo di scena: Franco Mottola accusato di pedopornografia
L'ex maresciallo Franco Mottola è stato accusato di pedopornografia da un testimone ascoltato durante un'udienza del processo per la morte di Serena Mollicone. Il vicebrigadiere Luigi Giobbe è stato infatti chiamato a deporre in merito ad alcuni file rinvenuti nel cellulare del carabiniere: sarebbero state trovate circa dieci immagini di natura sessuale a sfondo pedopornografico. Queste rivelazioni hanno fatto scattare un'indagine coordinata dalla procura di Napoli, ma comunque estranea all'omicidio Mollicone.
Le accuse a Franco Mottola
Franco Mottola, il figlio e la moglie sono accusati dell'omicidio della 18enne Serena Mollicone, scomparsa da Arce il primo giugno 2001 e trovata morta due giorni dopo in un bosco. Dopo anni di indagini, si è arrivati al processo che vede imputata la famiglia dell'ex comandante della caserma di Arce. Serena, secondo l'accusa, sarebbe morta all'interno della caserma e poi trasportata nel bosco, dov'è stata poi trovata con un sacchetto di plastica stretto intorno alla testa e i piedi legati.
Questa mattina è stato ascoltato in aula il carabiniere che ha esaminato il telefono di Mottola: tra le oltre 30mila immagine contenute, 8 erano di tipo pedopornografico. Il presidente della Corte ha ammesso questa testimonianza perché secondo lui potrebbe essere utile per tratteggiare la personalità dell'imputato.
Le prove dell'accusa: Serena sbattuta contro la porta della caserma
Secondo i pm la testa di Serena sarebbe stata violentemente sbattuta contro la porta dell'alloggio dei Mottola. Frammenti di legno sono stati trovati sui capelli e sul cranio e questo proverebbe l'ipotesi. Nella relazione consegnata alla Procura di Cassino nel 2018 si legge che "il maggior numero di microtracce rinvenute è risultato coerente dal punto di vista chimico e morfologico con gli strati più profondi della porta (legno e colla) e in misura molti ridotta con quelli superficiali (resina impiegata per la finitura superficiale della porta)". Un'altra prova: tracce di vernice della caldaia sono state trovate sullo scotch usato per legare il sacchetto di plastica intorno alla testa di Serena. Secondo i pm che hanno riaperto il caso nel 2016, ad uccidere la 18enne sarebbe stata la famiglia di Franco Mottola. Mollicone avrebbe infatti voluto denunciare Marco Mottola, il figlio di Franco, per droga e per questo sarebbe stata aggredita.