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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

Omicidio Serena Mollicone, assolti i Mottola: “Emersa la verità, sempre detto: siamo innocenti”

Le prime parole di Franco Mottola, assolto insieme al figlio Marco e alla moglie: “Oggi è emersa la verità, l’abbiamo sempre sostenuto: siamo innocenti”.
A cura di Enrico Tata
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I Mottola alla lettura della sentenza di assoluzione
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"Oggi è emersa la verità. Lo abbiamo sempre detto: noi siamo innocenti". Queste le prime parole di Franco Mottola dopo la lettura della sentenza al processo di primo grado per l'omicidio di Serena Mollicone. Lui, la moglie e il figlio Marco sono stati assolti per insufficienza di prove. "Chi l'ha uccisa? Chiedete alla procura", hanno aggiunto i Mottola rispondendo alle domande dei cronisti all'esterno del tribunale. "Non ci piacciono né telecamere né microfoni, siamo qui ma non vediamo l'ora di riabbracciare i nostri parenti a casa", ha aggiunto Marco Mottola.

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I legali della famiglia assolta: "Hanno subito 11 anni di fango"

"I Mottola non hanno vinto perché hanno subito 11 anni di fango, non ha vinto Serena perché la sua morte è rimasta senza un colpevole, non ha vinto la giustizia perché non è un Paese civile quello dove si fa un processo a 20 anni da un delitto", ha detto l'avvocato della famiglia Mottola, Francesco Germani, nel corso della conferenza stampa convocata dopo la sentenza di assoluzione della famiglia. "Siamo preparati alla battaglia che verrà in Appello ma per il momento abbiamo messo un punto alle argomentazioni futili portate in giudizio", ha dichiarato ancora l'avvocato Germani.

"Giornata triste ma noi siamo soddisfatti per quanto attiene la famiglia Mottola che da anni si professa innocente. Ma l'assassino resta a piede libero, nonostante avessero lasciato la firma con le impronte digitali sul nastro adesivo usato per imbavagliare la vittima. E quelle impronte non appartengono a nessuno della famiglia Mottola", ha dichiarato l'avvocato Mauro Marsella, legale di Anna Maria Mottola.

La difesa dei Mottola: "Procura non ha prove"

Nella loro arringa finale i legali dei Mottola avevano detto: "La procura di Cassino ha indicato una serie di supposizioni nemmeno presunzioni e attraverso di esse ha tentato di mettere in piedi un cartello accusatorio che non sta né in cielo né in terra. Non c'è una prova che possa definirsi tale a carico dei Mottola e pertanto non credo che la Corte possa emettere una sentenza di affermazione della responsabilità".

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