Omicidio Sacchi, la sentenza: Del Grosso condannato a 27 anni, 25 per Pirino e De Propris
È arrivata la sentenza che condanna gli imputati per l'omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer di 24 anni ucciso con un colpo di pistola il 23 ottobre del 2019. Valerio Del Grosso, colui che ha materialmente fatto partire il colpo che ha ucciso Luca Sacchi, è stato condannato a 27 anni di carcere, Paolo Pirino e Marcello De Propris sono stati invece condannati a 25 anni di reclusione. Il primo, Pirino, era con Del Grosso al momento dell'omicidio, quando Del Grosso ha premuto il grilletto, mentre il secondo, De Propris, è il ragazzo che ha procurato ai due giovani di Casal Monastero l'arma con cui Sacchi è stato ucciso. Questa la decisione della prima corte d'Assise di Roma, che è arrivata in serata. La fidanzata di Luca Sacchi Anastasiya Kylemnyk è stata condannata a 3 anni per droga, mentre è stato assolto il padre di Marcello, Armando De Propris, il proprietario della pistola utilizzata per compiere il delitto.
Il padre di Luca, Alfonso Sacchi, ha espresso soddisfazione per il verdetto del giudice, che si è pronunciato sulle quattro sentenze: "Non c'è stato l'ergastolo ma 27 anni sono tanti. È stata fatta giustizia. Da Anastasiya mai una parola. In aula con noi si è scusato solo Armando De Propris".
Le richieste nella requisitoria del processo
Nel corso della requisitoria del processo, la pm Giulia Guccione aveva richiesto l'ergastolo per Valerio Del Grosso, mentre per gli altri due imputati 30 anni ciascuno. Differentemente dai tre, imputati nel processo per l'omicidio, anche Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca e Giovanni Princi, un suo vecchio compagni di classe, imputati per un processo per affari di droga, sono stati già condannati a quattro anni e mezzo. Per quanto riguarda il processo sull'omicidio, invece, Anastasiya Kylemnyk si è dichiarata parte lesa perché vittima insieme al fidanzato ucciso di tentata rapina e aggressione.
Valerio Del Grosso condannato a 27 anni: lo aveva denunciato sua mamma
Con la sentenza di oggi, Valerio Del Grosso è stato condannato a 27 anni, dopo che, come abbiamo visto, per lui era stato richiesto l'ergastolo: a denunciarlo, a qualche giorno dall'omicidio, era stata sua madre. La donna aveva capito, collegando il caso di cronaca alle voci di quartiere, che suo figlio era coinvolto, così si è recata a sporgere denuncia: "Mi sa che mio figlio ha fatto una cazzata, meglio in carcere che tra gli spacciatori". Poi ha aggiunto: "Sono distrutta dal dolore. È giusto che mio figlio paghi e si assuma le sue responsabilità, ma so che non voleva uccidere."
Il papà di Luca: "Giusto che chi ha ucciso mio figlio paghi"
Alla vigilia della sentenza, nella giornata di ieri, Fanpage.it ha incontrato il papà di Luca Sacchi, Alfonso, che ha dichiarato la sua fiducia nella giustizia. "Non ha affrontato,Valerio del Grosso, che magari si è difeso – ha specificato – È stato lui che gli è andato dietro, gli ha sparato e poi è tornato a prendere la refurtiva con il suo amico: quello è un atto criminale e va punito."
Poi ha aggiunto: "Quello che mi preme è che che quello che ha sparato paghi – ha detto – La mia famiglia ed io l'ergastolo, ce l'abbiamo a vita, nel cuore."
L'omicidio di Luca Sacchi
Luca Sacchi, un personal trainer di 24 anni, è stato ucciso nella serata del 23 ottobre 2019, davanti ad un pub nel quartiere Appio Latino. Sacchi si trovava lì insieme alla sua fidanzata Anastasiya Kylemnyk quando, dopo una colluttazione avvenuta per rubare lo zainetto rosa della ragazza, Valerio Del Grosso ha sparato a Luca, colpendolo. Trasportato in ospedale, il ragazzo è morto poche ore dopo, durante un intervento. All'indomani dell'omicidio, si è pensato che potesse trattarsi di una rapina finita male: nel corso delle indagini, però, si è scoperto la vera ragione dell'appuntamento.
Le tre persone che oggi sono state condannate, infatti, si occupano di spacciare droga nel loro quartiere e non solo: l'appuntamento, fatale per Luca, era stato organizzato proprio per portare a termine lo scambio fra la droga (portata da Del Grosso e Pirino) e i 70mila euro, che, invece, avrebbe dovuto portare Anastasiya, proprio all'interno dello zainetto (e che ancora oggi sono spariti nel nulla). Temendo di essere stati raggirati, Del Grosso e Pirino si sono procurati una mazza con cui aggredire la coppia, ma non si aspettavano che Luca avrebbe reagito per portare via la ragazza: è in quel momento che è partito il colpo che ha ucciso il 24enne.