Omicidio Sacchi, Del Grosso intercettato in carcere: “Quello che abbiamo fatto è una mezza infamità”
Il processo per la morte di Luca Sacchi non sarà annullato e andrà avanti. Le intercettazioni in carcere degli imputati depositate dalla Procura di Roma sono regolari e non c'è motivo di annullare tutto – come richiesto dai legali della difesa – e ricominciare da capo. Le parole pronunciate in carcere da Valerio Del Grosso sono adesso prove e saranno usate nel processo. Parole che mostrano sia l'astio verso Paolo Pirino, accusato insieme a lui di omicidio volontario, sia il timore di essere preso di mira dagli altri detenuti per la ‘sola' della compravendita di marijuana trasformata in una rapina. A riportare la notizia e le frasi pronunciati in carcere da colui che ha materialmente sparato alla testa di Luca Sacchi, è la Repubblica. "Quello che abbiamo fatto noi sarebbe una mezza infamità, perché comunque sia è una sola", dice Del Grosso il 27 novembre 2019, un mese dopo essere stato arrestato. La posizione peggiore, per il ragazzo, sarebbe quella però di Paolo Pirino, che ha preso a bastonate Anastasiya Kylemnik, ‘una donna', cosa ‘inaccettabile', nella sua testa, per le leggi del carcere. La sua posizione invece, sarebbe addirittura migliore. I suoi compagni di cella gli dicono che "vabbè hai sparato..è partita una botta…avete fatto una cazzata…però poi la sola su sola, poi, non diventa più un’infamità".
Valerio Del Grosso contro Paolo Pirino: "Mi vuole accollare tutto"
Le intercettazioni risalgono a quasi due anni fa. Non si sa quindi se poi effettivamente gli arrestati per la morte del personal trainer di 25 anni siano stati trattati da ‘infami'. E se Valerio Del Grosso abbia ricucito i rapporti con Paolo Pirino, definito un "infame fracico, me vorrebbe fa accollà tutto a me". A sparare, quella sera, è stato proprio Del Grosso. Dopo che Pirino ha picchiato Anastasiya Kylemnik con un bastone, si è avvicinato a Luca Sacchi – intervenuto per difendere la fidanzata – e gli ha sparato dietro l'orecchio sinistro con una calibro 38. Un colpo che non ha lasciato scampo al 25enne, deceduto dopo qualche ora in ospedale. E aggiunge, sempre riferendosi a Pirino: "La cosa se andava bene era trenta e trenta, mo non è che io me devo fa l’ergastolo e te voi prende e uscire".